di Raffaele Lisco.
Delibera di Giunta n°49 del 7 aprile 2021: La “marchetta” mascherata da “pontile omaggio”.
Alla fine ce l’hanno fatta, promessa mantenuta.
Nell’articolo del 21 ottobre 2020 (rileggi QUI), vi avevo già raccontato la triste storia del “pontile placcato oro 24k” che i CWC avevano deciso di donare a qualche “misterioso” amichetto fedelissimo alla causa. Momentaneamente lasciato a decantare per far sbollire la rabbia dei gradesi informati (dal sottoscritto) sull’ennesima regalia riservata allo sconosciuto (…) “beneficato” da Raùgna & C., ecco ricomparire il manufatto insanguinato.
Nella Delibera di Giunta n°49 del 7 aprile c.a., si ufficializza la posta di spesa per euro 80.000 (ottantamilaeuro) al fine di “…avviare i lavori di realizzazione di un pontile d’attracco taxi da installare nel Porto Mandracchio…”. Naturalmente, vista l’urgenza, delibera “immediatamente eseguibile” ai sensi dell’art. “…movemose che i ne deve votà…”.
Utilizzando la vergognosa giustificazione che il manufatto da installare, in piena concorrenza con quello esistente (pagato dai concessionari e NON dai cittadini di Grado), dovrà servire “…per soddisfare la scelta inserita nei programmi dell’Amministrazione Comunale per la realizzazione di un pontile lungo la riva San Vito al fine di permettere l’attracco delle imbarcazioni del servizio pubblico per l’imbarco e lo sbarco ANCHE di persone diversamente abili…”, diventa ufficiale lo scandaloso marchettone, altrimenti definibile come palese “voto do ut des”.
Consapevole di aver dato la stura ai CWC per correre a depositare la milionesima querela contro il “diffamatore” (Capo), assumendomi la responsabilità di quanto pubblicato, potrei già fare il nome e cognome del “concessionario” che vincerà la gara per l’assegnazione del “pontile disabili”. Non servono nemmeno le mie famose doti “Profetiche” per prevederne la provenienza politica, l’origine del “noleggiatore” e il ceppo familiare del “fortunato” appaltatore che si aggiudicherà (a costo zero) un costosissimo galleggiante, gentilmente offerto dalla comunità gradese. Azzarderei anche la tipologia societaria (srl) dell’azienda “locale”…
Siamo arrivati a fine mandato, i giochi stanno per chiudersi e Raùgna comincia a sentire il fiato sul collo dei contendenti al titolo di sindaco di Grado per la prossima legislatura. A scanso di probabilissime tendenze alla sodomia dolorosa degli isolani aventi diritto al voto, pratica “tipicamente graisana”, difficilmente gli uscenti dovrebbero spuntarla sui candidati (uno o più) di un centro destra più o meno reale…
La logica (e la Storia) ci ricorda che una botta di culo può succedere, due di fila diventa già un’eccezione molto rara se non unica. Comprensibile, quindi, che il centro sinistra finalmente rivelato e non più mascherato da Lista Civica, si renda conto che nel poco tempo che ci separa dalle prossime elezioni comunali, ogni mezzo sia lecito per comprarsi il maggior consenso possibile.
Avanti tutta con gli “omaggi” a biondo Dio, via libera alle concessioni gratuite, agli appalti mirati e alla distribuzione dei “pani e pesci” come non ci fosse un domani. Beneficenza riservata unicamente a chi “meritevole”, alla categoria degli “amici”, quelli certificati come “tifosi” e, ça va sans dire, a chi credibile come sicuro votante “accogliente”, “antifascista” ed “ecologista”.
Il Sacco di Grado messo a bilancio dall’amministrazione Raùgna, da qui al voto, aumenterà in modo esponenziale, lasciando poco spazio agli illusi che ancora credono alle menzogne dei Nuovi Moralisti con la coscienza più nera della pece. E’ già arrivato il momento dei “marchettoni”, sia sotto forma di “pontili” che travestiti da “assunzioni” nel pubblico.
Per i gradesi la scelta sarà facile: (s)vendersi totalmente ai munifici uscenti, oppure resistere alle sirene dell’opportunismo per seminare in un futuro diverso dalle menzogne, incompetenze, infamie e ritorsioni mostrate in cinque anni da questa banda di furbetti, compagnia lestissima a rifarsi il guardaroba e l’acconciatura dei capelli (male) a spese dei contribuenti.
Io non ho dubbi al riguardo e credo di averlo dimostrato riservandomi una brandina dentro la Sala “Nereo Battello” (Udienze Penali – ndr) del Tribunale di Gorizia, pur di non piegarmi alla complicità di gente che disprezzo profondamente.
E voi, riuscirete a guardarvi allo specchio, la mattina, senza sputarvi in faccia?
®RIPRODUZIONE RISERVATA.