di Raffaele Lisco.
Il sindaco di Grado, Dario Raùgna, non si presenta all’audizione telematica in Consiglio Regionale.
Il Comunicato ACON (Agenzia di Stampa FVG – ndr) pervenutomi ieri pomeriggio, racconta dell’ennesima gaffe istituzionale conseguente al comportamento poco educato del sindaco di Grado, Dario Raùgna, nei confronti della I° Commissione Regionale presieduta dal Consigliere Alessandro Basso (FdI).
In breve, il tema in questione riguardante la soppressione di tre articoli legati al Demanio Marittimo e alla Centrale Unica di Committenza, discuteva nel merito della costruzione dell’imminente Legge Omnibus da approvare prossimamente.
Si è parlato degli art.60 e 70 relativi al Demanio, con particolare riferimento alla proroga regionale sulle Concessioni degli arenili, problema importantissimo per Grado e Lignano, le due località turistiche principali sotto questo punto di vista.
Siamo l’unica Regione che ha dato certezze agli operatori sulla stagione balneare 2021 – ha ricordato l’assessore Sebastiano Callari – grazie alla proroga tecnica sulle concessioni demaniali introdotta dal Consiglio regionale”.
Al contrario della precisazione dell’assessore Callari ricordo, ai miei lettori, che il sindaco di Grado aveva offerto altre soluzioni poi rivelatesi impraticabili giuridicamente e molto pericolose per i concessionari aderenti…
La richiesta di audizione dei sindaci di Lignano (Fanotto) e Grado (Raùgna), verteva sulla volontà di PromoTurismoFVG di spiegare ai convocati il senso dell’articolo 61, che affida una delega tecnica a Promoturismo in relazione a una specifica concessione demaniale di Lignano ma che in prospettiva, avrebbe potuto interessare anche il Comune di Grado.
Se il sindaco Fanotto ha ritenuto utile, per i suoi amministrati, spendere mezz’ora del suo tempo per collegarsi da remoto con l’assise regionale e ascoltare quanto i relatori della I° Commissione avevano da dire, l’impegnatissimo (sic!) Raùgna non si è degnato nemmeno di mostrare (da casa) il faccione, esibendo una patetica giustificazione “…per sopraggiunti impegni…”, pur avendo avuto un abbondante preavviso di una decina di giorni.
Purtroppo va così, i gradesi sono nelle mani di un soggetto ormai fuori controllo, un pubblico ufficiale capace di “rimbalzare” gli appuntamenti importanti per la nostra città già abbastanza penalizzata dagli eventi pandemici, economici, turistici e programmatici.
La nostra brutta imitazione di Marchese del Grillo Lagunare (io sò io e voi…), porta ovunque la sua spocchia da guappetto di borgata e ci precipita nel baratro di una comunità talmente superba che merita di essere esclusa dagli inviti per noi indispensabili, anche perchè non accettati dagli “elevati” isolani.
Ascoltati i commenti dei miei “amici” politici di livello provinciale e regionale, ho dovuto poi disinfettare il telefono, per togliere i resti degli improperi legati al cognome Raùgna.
Prima di andare a letto, duecento Pater Noster e qualche decina di Atto di Dolore sono stati il peana obbligatorio per chiedere perdono a Nostro Signore, a nome dei gradesi così ignoranti da aver votato “civico”…
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