di Raffaele Lisco.
Altro brillante colpo messo a segno dall’ “Anonima Contributi” del Comune di Grado.
Ormai, l’attività principale degli amministratori “civici” del Comune di Grado, non è quella di cercare di utilizzare le casse comunali per venire incontro alle pressanti esigenze di una comunità colpita dalla recessione economica conseguente a un anno di chiusure coatte dovute alla pandemia, bensì l’uso compulsivo della “marchetta” a favore degli amici degli amici.
A colpi di delibere giuntali da “unanimità” complice (…), non passa giorno che i Nuovi Moralisti dalla coscienza nera come come la pece, non si distribuiscano decine di migliaia di euro (nostri), a mezzo spartizione bilanciata destinata ai “meritevoli” rappresentati delle associazioni “pro domo mea” mascherate da onlus o, peggio ancora, enti “benefici”.
Con la Delibera n°48 del 7 aprile c.a., Raùgna & C. si sono “imbobanati” le donazioni dei gradesi alla Protezione Civile di Grado, ben 50.000 euro (cinquantamila) circa, che la comunità aveva accreditato all’associazione per contribuire (privatamente) alle conseguenze dei danni procurati dalle esondazioni del mare nel paese. Con la giustificazione che il Comune (cioè i CWC) hanno maggiore capacità di distribuire gli aiuti economici a chi in possesso dei requisiti necessari (sic!), si sono fregati i soldini a discapito del destinatario, ovvero la Protezione Civile.
Con la “congrua” sommetta in saccoccia, “The Bandits” si muovono nella direzione distributiva come segue:
- Delibera n°58/2021 del 22 aprile, atto giuntale per concedere alla Croce Rossa Italiana di Palmanova (Sezione di Grado…), la somma di euro 5.000 (cinquemila) prelevati dal bilancio + altri euro 5.000 (cinquemila) distratti dal fondo destinato alla Protezione Civile locale, somma proveniente dalle donazioni dei cittadini. Totale euro 10.000. La motivazione: Progetto “Sostegno alle povertà emergenziali”.
- Delibera n°59/2021 del 22 aprile, atto giuntale per concedere la somma di euro 4.200 (quattromiladuecento) alla SOGIT EVENTI E.T.S., per sostenere l’imperdibile “Proposta organizzazione biciclettata amatoriale”, manifestazione collaterale alla tappa del Giro d’Italia in programma a maggio.
In una mattinata, “solo” euro 14.200 (quattordicimiladuecento), frutto del “marchettone” pagato con i soldi dei contribuenti, da destinare alla Croce Rossa di Grado (inattiva per tutto il tempo della pandemia) e alla Sogit Grado, associazione opportunamente frazionata dalla capofila sanitaria in Agenzia di Eventi con la quale sostituirsi alla defunta Pro Loco, organizzazione prematuramente “scomparsa” per illeciti da insabbiare il più velocemente possibile.
Facilmente identificabili in “Fioronzo” Facchinetti (Croce Rossa Grado) e Alessandro Marchesan (Sogit Grado) i “figuri” protagonisti da beneficare. Per “pura coincidenza”, proprio il capobranco di Liber@ e il braccio armato degli eventi “civici”, ovvero i due presidentissimi comodamente seduti sulla poltrona di due rispettabilissime Associazioni che non meriterebbero cotanta vergogna (…), si foraggiano l’un l’altro, infischiandosene del gigantesco conflitto d’interessi grande come un Municipio…
Del resto, come rinunciare alla “Organizzazione biciclettata amatoriale”, dall’esiguo costo di 4.200 euro (di cui euro 2.940 anticipati…), per dimostrare ai professionisti del Giro d’Italia che noi non siamo da meno, in sella a una bicicletta? E perchè non plaudire all’impegno della Croce Rossa Italiana di Grado che si carica della responsabilità di distribuire i danari donati (dalla cittadinanza) per ben altro scopo che quello di ingraziarsi il consenso degli elettori?
Mancano quasi cinque mesi alle prossime elezioni amministrative di Grado. Sono pronto a mangiarmi il cappello se, prima di ottobre, Raùgna & C. non si saranno venduti la sabbia, il mare e anche la Basilica, in nome del “Bene del Paese”.
La “mascherina” ce l’hanno già, la pistola non serve e le “guardie” sono sempre loro…
Arrendiamoci.
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