di Raffaella Lisco.
Il problema è tosto: come ci vado al Gay Pride di Gorizia? Meglio in rosa o in nero?
Mamma mia, ragazze, dopo aver letto la notiziona che ci ha informato tutte sul prossimo evento dell’anno, ovvero la sfilata del Gay Pride a un passo da noi, in quella Gorizia dove fa la sindaca quella budinona di Rodolfa (detta “la Zibernona”), sono tutta un fremito.
A Grado siamo tutte impazzite, al pensiero che tra pochi mesi potremo fare le pazze per le strade di Gorizia. Con la Daria, la Claudia, la Fabia, Mattea e anche Fioronza, è già partita la competizione per sfoggiare la mise più esclusiva dell’evento.
Anche se abbiamo litigato furiosamente (sono volate borsettate e tirare di capelli), perchè la Mattea mi aveva giurato che avremmo ospitato noi, a Grado, il Gay Pride 2021, sono sicuro che le mie sgallettate amiche “civiche” confermeranno il patrocinio di Grado al Gay Pride di Gorizia e stanzieranno un robusto contributo pubblico, per organizzare la nostra partecipazione alla sfilata. Le gradesi “come noi”, saranno entusiaste di offrire la loro quota per la causa.
Per quanto mi riguarda non ho ho alcun dubbio, sicuramente indosserò il costumino in lattex che non passa mai di moda e valorizza le mie forme da “ragazzaccia” impunita e ribelle. L’unico dubbio è sul colore da scegliere, meglio il rosa bonbon o il nero classico? (nella foto ci sono gli esempi).
Qui potreste rendervi utili voi, care lettrici di GradoSpia. Sarebbe gradito il vostro parere sul dilemma cromatico che mi assale e mi aspetto di sentire quante di voi usciranno dal buio della grisaglia, per sbocciare finalmente libere come farfalle colorate.
Avanti amiche, basta con la menzogna, basta nascondersi, basta soffrire imprigionate dentro un corpo sgradito. Tanto lo so che avete TUTTE il completino di piume di struzzo nascosto in cantina e, sempre di nascosto, indossate il tacco 12 per sentirvi finalmente donna…
Venite dalla vostra Raffaella, vi aspetto tutte a casa mia per organizzarci e portare Grado alla sfilata di settembre nel miglior modo possibile.
Saremo le più belle, le più colorate, saremo le più pazze e sfrontate, mostreremo al mondo le nostre chiappette chiacchierate senza vergogna, non come fa “qualcuno” che si finge istituzione di giorno e Drag Queen di notte…
Di più, per quelli che vogliono candidarsi a sindaco di Grado, la sfilata al Gay Pride di Gorizia è un passaggio obbligatorio per raccogliere consenso tra di “noi”.
Le mie amiche “civiche” lo sanno da sempre, chissà se la Claudia (la Kommissaria) e la Roberta (la Ex) avranno il fegato di mettersi il perizoma arcobaleno e venire con me in corteo…
La Enza (detta la “casonera”) mi ha giurato che viene.
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