“FIORONZO” SI FA DIFENDERE DALLA CROCE ROSSA…

di Raffaele Lisco.

Quando colpisci nel segno, l’unica difesa che rimane alla “vittima” è “indignarsi” conto terzi…

A
lcune delle mie spie mi hanno inviato il link di una lettera che la Croce Rossa Italianasezione di Palmanova – ha spedito via mail a numerose aziende del territorio. Testo integrale disponibile QUI.

Il fatto che i destinatari abbiano voluto mettermi al corrente dell’accaduto, la dice lunga su chi dimostri maggiore credibilità, senza contare che smentire dichiarazioni scritte (e firmate) senza nemmeno avere il coraggio di citarne la paternità, non rende attendibile chi si presta al ruolo di “difensore d’ufficio”.

Come si evince nello scritto, il mio recente articolo sul “contributo” elargito dal Comune alla loro delegazione di Grado, non è piaciuto a “qualcuno” al quale non è rimasto che andare a piagnucolare dalla “maestra”…

Infatti, il Presidente della CRI Palmanova, Denis Raimondi, scrive che:

…La settimana scorsa sono state divulgate delle informazioni non veritiere in merito all’operato della Croce Rossa Italiana nello specifico a Grado…Il Volontario della Croce Rossa Italiana – sede staccata di Grado –  Sig. Facchinetti Fiorenzo, più volte attaccato mescolando la sua attività politica con quella di volontariato, non ha incarichi istituzionali all’Interno dell’associazione…Il Sig. Facchinetti non è responsabile della Sede staccata di Grado della Croce Rossa Italiana…”

Sarebbe fin troppo facile liquidare la questione con un lapidario “…excusatio non petita, accusatio manifesta…”, tuttavia, non mi piace vincere facile, quindi risponderò alla “sospetta” iniziativa difensiva del “buon nome” del Facchinetti (…), con robuste prove facilmente verificabili.

Premesso che l’articolo segnava il gigantesco conflitto d’interessi presente tra “controllato” e “controllore” (CRI Grado e Comune – ndr), ci tengo a ribadire per quelli “duri di comprendonio” o, peggio, “rivoltafrittate”, che la Croce Rossa Italiana è quanto di più meritorio ci possa essere e i suoi volontari (TUTTI, perfino “Fioronzo”) meritano il massimo rispetto. In particolare il mio, dato che ben conosco per esperienza personale l’impegno di chi si occupa di salvare la vita delle persone

Detto questo, a scanso di fraintendimenti “civici”, affermare che la Ditta Facchinetti (Lucia & Fiorenzo) non abbia avuto o abbia ruoli di “comando” all’interno della sezione gradese della CRI, oltre che falso potrebbe provocare reazioni avverse in qualsiasi gradese che conosca i soggetti in scena. Potrei portare decine di testimonianze sottoscritte da responsabili Comunali, della Protezione Civile, Forze dell’Ordine e associazioni locali, dichiarazioni e atti pronti a confermare il ruolo dei Facchinetti’s nella CRI di Grado, dal lontano 18 febbraio 1994 (Lucia Marocco in Facchinetti, Delegata per Grado…) a oggi.

E ancora, se c’è qualcuno capace di capire la “furba” differenza tra “ufficialità” e “ufficiosità”, mezzuccio studiato per permettere a un “capetto” isolano di potersi nascondere dietro al suo “presidente”, vorrei umilmente far notare il ruolo politico ricoperto dal “CTR – Full D” (questo il “titolo” professionale di “Fioronzo”), vantaggio che gli ha permesso, negli anni, di mendicare in “divisa”, sotto ogni amministrazione, da “oppositore” e, dal 2016, attraverso l’agognato potere amministrativo conquistato attraverso il suo “delfino” Dario Raùgna.

Sorvolerò sugli “allegri affitti” (gratuiti) di Riva Bersaglieri, i contributi “suggeriti” alla Giunta “controllata” e le “manovrine” che avevano regalato (nel maggio 2016), in campagna elettorale, una divisa da “crocerossina” al candidato Dario Raùgna (sic!) per farlo sfilare in processione a caccia di voti.

Non racconterò le tristi storie fatte di “missioni” con allegato viaggio, alloggio, pranzo, cena e “coloniali” e nemmeno il ruolo di “divulgatore” in qualità di amministratore delle pagine Social della CRI di Grado. Decisamente troppa “polpa” per un semplice “volontario”.

Anche i tombini di Grado sanno perfettamente quale posizione ricopra “l’anonimo” Facchinetti dentro la CRI di Grado, quindi, signor Presidente Denis Raimondi, mi permetta di non accettare silenziosamente la figura del “diffamatore” (e giuggiolone) che il suo “volontario” le ha suggerito di farmi fare. Io posso provare SEMPRE quello che mi assumo la responsabilità di pubblicare col mio nome e cognome, “altri” decisamente NO.

Col massimo rispetto dovuto alla Sua persona (e alla benemerita CRI) signor Presidente, umilmente Le suggerirei di riflettere meglio, prima di schierarsi su chi conosce molto poco, evidentemente. 

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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