di Raffaele Lisco.
Annunciate, da una “gola profonda”, importanti denunce sulla GIT S.p.A. Sarà vero?
Com’è ormai noto, il sottoscritto è diventato l’unico caposaldo delle denunce di sempre più cittadini che vorrebbero venissero smascherate le certificate nefandezze che gravano sulle amministrazioni di Grado. Pubbliche e “finto” Private.
L’ultima, in ordine temporale, è la “spiata” di una “gola profonda” che m’invia la descrizione dettagliata di una serie di reati compiuti all’interno della GIT S.p.A., negligenze civili e penali conosciute ma non ancora provate con documenti reali. Per questo motivo, pubblico sommariamente quanto ricevuto (non entrando nei dettagli), senza assumermi l’onere della paternità, attesa la necessaria mancata verifica.
Secondo il mio “anonimo” informatore, esisterebbe un “complotto” messo in atto tra la partecipata regionale e la proprietaria PromoTurismoFVG. Il sistema che – sempre secondo la spia – avrebbe come obbiettivo la “spogliazione” della GIT a vantaggio di un gruppo di privati decisi a comprarsela, userebbe le “presunte” visibili negligenze amministrative per raggiungere lo scopo suddetto.
Parliamo di concessioni scadute e non rinnovate, abusi edilizi, occupazione di suolo pubblico di proprietà Comunale, compiacenza degli Organi di Controllo nella mancata verifica degli Atti Legali, reati legati all’art.55 del Codice della Navigazione (uso improprio di terreno demaniale – ndr) e altre “squisitezze” tipicamente gradesi.
Il denunciante, evidentemente molto ben informato sulle dinamiche della Società per Azioni, preannuncia di aver spedito in Procura le medesime accuse di cui mi invia anteprima, sostenendo la sua volontà di voler “scoperchiare il Vaso di Pandora“ che avrebbe come “mandanti” – secondo lui – Alessandro Lovato (A.U. GIT) e Sergio Bini (assessore regionale).
Naturalmente, quanto sto rivelando è pura farina del sacco di un “anonimo“, al quale lascio la responsabilità di dimostrare quanto afferma, curioso di scoprire se si tratta del solito “petardo” dalle polveri bagnate, oppure l’inizio di uno scandalo gigantesco che potrebbe anche solleticare l’interesse di qualche Magistrato deciso a vederci chiaro sulla faccenda.
Di sicuro, alcune considerazioni del mio “anonimo” suggeritore sono reali, attesa la palese inosservanza di procedure legali legate all’uso di terreni non messi in regola e, attualmente, in difetto di legalità.
Certo è che se si andrà veramente fino in fondo e dovessero venire confermate le accuse in oggetto, scoppierebbe una “bomba” che potrebbe perfino arrivare al sequestro (in piena stagione estiva) di ampie porzioni della Spiaggia dell’Imperatore.
Vedremo se chi ha avuto il “coraggio” (anonimo) di lanciare il sasso, sarà anche così “leone” da metterci la faccia…
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