IN COLMATA NON PASSA IL GIRO…

di Raffaele Lisco.

A Grado, dove non passa il Giro d’Italia, la manutenzione la fanno i cittadini…

I gradesi (e non) che abitano nel Rione Colmata di Grado, per avere un minimo di decoro dei giardini pubblici, dovranno aspettare che passino i ciclisti tanto cari ai CWC eletti. Cronaca del degrado del Parco Giochi di via Udine.

Nonostante le numerose segnalazioni inviate al Comune, gli articoli di denuncia pubblicati sul blog più letto della Provincia e le lamentele consegnate personalmente agli assessori e consiglieri della maggioranza di Dario “Bartali” Raùgna, a nessuno è passato per la testa di tenere decorosamente quello che dovrebbe essere un Parco Giochi per bambini.

In via Udine, zona Colmata di Grado, lo spazio verde dedicato ai più piccoli (ma anche a tutti gli altri), presenta un tale stato di degrado da aver spinto i privati cittadini a sostituirsi a un’amministrazione comunale troppo impegnata a nascondere le magagne disseminate lungo il percorso della 15° tappa del Giro d’Italia.

In quello che si presenta come il “Granaio” dell’isola, luogo dove stanno crescendo le verdi spighe in attesa della mietitura stagionale (vedi foto a lato), c’è la pista da cross (in attesa di omologazione…) fatta con le buche lasciate dal passaggio delle auto parcheggiate a difesa dell’acqua alta di novembre dello scorso anno (sic!) e non sfugge lo stato di abbandono di un prato dove crescono i rifiuti di plastica.

La situazione ha talmente disgustato i residenti da spingerli a tagliarsi l’erba, raccogliere la monnezza lasciata dagli incivili e tentare di sopperire (autonomamente) alla “stanchezza” dell’assessore Claudio Gaddi.

Come si vede nella foto di testa articolo, ho rubacchiato l’immagine del gentile signore in braghette e maglietta, il quale, stufo della situazione, armato di decespugliatore, rastrello e sacco nero, si è prestato (gratuitamente) a fare pulizia di una parte del parco Giochi in oggetto.

Del resto, guai a “criticare” la “buona politica” del gruppetto di sfaccendati ai quali la “paghetta” serve unicamente per fare i bulletti in favore di telecamera, pavoneggiarsi coi loro abiti da burini e spargere balle in ogni dove. “Mi go vinto e mi comando!” resta il mantra adottato dagli “impuniti”, gli stessi che predicavano “diversità” ma, visti alla prova per cinque anni, di “diverso” da quelli che criticavano ferocemente, hanno solamente il numero di conto corrente bancario.

Facciamo da soli, prima di venire sommersi dagli insetti felicemente padroni della “savana”. Non abbiamo bisogno degli “eletti per mantenere il decoro dei luoghi dove (noi) abitiamo e non ci serve la presenza di chi ha dimostrato (con i fatti) di fregarsene della comunità che li sta mantenendo da troppo tempo.

Facciamo da soli, grazie, giusto per dimostrarvi che è ora di “uscire dalle spese” e tornare nel nulla dal quale siete venuti.

In Colmata NON passa il Giro

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

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