DEBOLI CON I FORTI, FORTI CON I DEBOLI.

di Raffaele Lisco.

Ecco un caso lampante, di come sia facile dimostrarsi deboli con i forti e forti con i deboli.

Abbiamo visto tutti, in diretta televisiva, l’assembramento generale e la mancanza del “distanziamento” tra persone, comportamenti associati all’utilizzo “disinvolto” della mascherina. Tutte regole OBBLIGATORIE (come vedremo in seguito) da parte del pubblico festante alla partenza della tappa del Giro D’Italia in piazza Biagio Marin, Grado.

In questa occasione per la quale “valeva tutto”, pena ricadere sotto la vendetta del Sindachino Ciclato, per avergli rovinato la passerella mediatica, la Polizia Municipale non ha avuto nulla da dire, ne tantomeno sanzionare i rei, verbali alla mano. Non perdo nemmeno tempo a pubblicare le immagini del felice puttanaio, apparso in ogni dove sotto gli sguardi consenzienti degli “urbani”.

Per compensare, al contrario, leggete il racconto a firma del signor Sandro Pitassi, poche righe che riassumo dal suo lungo sfogo di padre, in gita con la famiglia sul litorale gradese. Vacanza giornaliera che – per ammissione del protagonistanon si ripeterà più nel nostro Comune…

…Oggi abbiamo portato i nostri bambini a Grado.
Una mattinata di aria buona avrebbe fatto bene a tutti, bambini e genitori.
Così siamo arrivati in spiaggia, tra le grida di giubilo dei bambini che, approfittando di un arenile praticamente deserto, hanno cominciato a giocare e a divertirsi. Noi seguivamo le loro scorribande, seduti sul muricciolo di contenimento, scambiando quattro chiacchiere.
Tempo 10 minuti e alle nostre spalle è arrivata una vigilessa che, rilevando la mancata adozione di protezione delle vie respiratorie (mascherina – ndr), prima ha chiamato rinforzi e poi grazie all’aiuto del collega, ha elevato un verbale/sanzione di 400 euro, tra lo sbigottimento dei pochi presenti: un turista che si era avvicinato per capire è stato ruvidamente allontanato, altri sono prudentemente rimasti distanti, venendo subito dopo a chiedere informazioni. Oltre alla sanzione in sé, davvero rimarchevole il tono con cui gli agenti hanno provveduto ad elevare la sanzione: evito di riferirlo, potete immaginarlo.
Vorrei fare un paio di considerazioni.
Non credo che quanto successo sia imputabile a iniziative personali, bensì ad un preciso indirizzo della municipalità: non posso non pensare, infatti, che non ci sia stata una qualche riunione previsionale a monte per decidere cosa fare nel caso si fossero verificate situazioni come queste.
Io a Grado ci andavo con mio papà quando ero piccolo; lui ci andava con il suo papà quando era piccolo. Ho sempre amato Grado e quando il Maestro scrisse “Scalo a Grado” lo ringraziai per le meravigliose parole.
Ma io e la mia famiglia a Grado non ci andremo più. Non per la sanzione (è chiaro che faremo ricorso e sarà un giudice a stabilire se respirando da solo in riva al mare con il mio bambino, ho commesso un qualche reato), quanto perché, se Grado è veramente diventata questo, se Grado si comporta così con le famiglie, allora è meglio per tutti se scegliamo altre destinazioni…” (Sandro Pitassi).

Ecco, credo non ci sia nulla da aggiungere, il confronto parla da sè.

Deboli con i Forti, Forti con i Deboli.

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