GORIZIA “AVVISA” LA DESTRA REGIONALE.

di Raffaele Lisco.

Inizia da Gorizia, quello che da mesi l’informazione “indipendente” locale cerca di spiegare ai rappresentanti del centro destra regionale.

Ieri, 31 maggio, ultimo giorno del mese e prima data che verrà ricordata come il Giorno della Liberazione del FVG dal “coprifuoco” e dalle altre limitazioni conseguenti alla pandemia, si è tenuto presso il Comune di Gorizia, il Consiglio Comunale dove si sarebbe dovuto approvare il bilancio.

E’ finita con un rinvio a prossima adunanza, poichè è andata in pezzi la maggioranza del sindaco Rodolfo Ziberna e quindi, sono mancati i numeri per portare a casa l’indispensabile approvazione contabile.

Praticamente, è accaduto quanto si prevedeva potesse succedere da mesi. L’annunciata defezione di molti Consiglieri eletti in maggioranza nelle file del centro destra, è diventata reale. Uno ad uno, i “rinnegati”, si sono sfilati dalla corte di Zibernone e si preparano a riposizionare i loro striminziti pacchetti di voti, in vista di probabilissime elezioni anticipate.

Di fatto, il centro destra regionale, sta perdendo importanti quote di “mercato” dentro il gradimento dei cittadini, elettori molto presto chiamati al voto per le elezioni amministrative prossime venture, in programma in molti comuni della nostra regione.

Se escludiamo Monfalcone, territorio “occupato” dalla pasionaria Salviniana Anna Maria Cisint, una delle rarissime sindache in grado di saper intercettare un grande consenso dai suoi amministrati, grazie a un lavoro quotidiano da fabbro ferraio stakanovista, il sindaco Fontanini a Udine “scricchiola”, a Trieste Dipiazza dovrà combattere con la concorrenza interna e, a Pordenone, solo Ciriani potrà sfruttare l’avanzata inarrestabile dei “Meloniani”.

Se la sinistra non c’è, imprigionata dentro le “convergenze” con i Grillini che, a livello locale, non sono mai esistiti e ancora deve finire di pagare cinque anni di Serracchiani, nemmeno la destra brilla per “furbizia” politica, presenza sul territorio e figure rappresentative da spendere alle elezioni.

Gorizia e Ziberna, sono solo la punta dell’iceberg di una Lega convinta di avere ancora il mille per cento di gradimento regionale, drogata dai sondaggi “amici” che spergiurano Max Fedriga al 70%, nella classifica dei Governatori (peccato che a valle di Fedriga ci sia solo la Cisint…), Fratelli d’Italia in grande spolvero nazionale ma anch’essa monca di figure locali all’altezza della Meloni e Forza Italia che, perso Zio Silvio, si sta sfaldando come un dente cariato.

Il mio fiuto “politico”, mi avvisa che non tira una buona aria per il centro destra regionale e, di questo passo, senza un’immediata analisi del problema da parte dei vari coordinatori dei partiti principali, le delusioni da sconfitta (a ottobre/novembre), saranno maggiori di quelle da festeggiamenti per le vittorie…

Faccio i miei migliori auguri al mio amico Rudy Ziberna, anche se temo che sia arrivato al capolinea come sindaco di Gorizia. Ormai, gli sciacalli hanno fiutato l’odore del sangue e l’addio sarà solo una questione di tempo.

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