EDITORIALE – LA “SCIMMIA” E’ TORNATA…

di Raffaele Lisco.

Qualche credulone pensava di farcela e invece, non si esce dalla dipendenza tanto facilmente.

In circa 18 mesi di pandemia, tutti abbiamo tentato di unirci nella promessa di “cambiare”, partecipare alla scommessa collettiva di un’umanità decisa a sfruttare la tragedia per trasformarla in opportunità.

La girandola vorticosa di affermazioni lapidarie quali “…ne usciremo migliori!..”, oppure, “…l’umanità impararerà la lezione che ci ha lasciato il Covid…” e, perchè no?, “…questo è il momento per annullare le diseguaglianze e aiutare gli “ultimi”…”.

Bello vero? Alzi la mano chi non si è sentito “più migliore” del solito, chi non ha creduto nel “cambiamento” di una Società scaduta nella peggiore dimostrazione di egoismo, opportunismo e aridità sociale, dal dopoguerra a oggi.

E invece, solo quelli “cinici” come me e pochi altri “luridi” colleghi, soggetti incapaci di provare ancora un sentimento di fiducia nel prossimo (in “questo” prossimo…), avevano previsto quello che sta accadendo realmente: il ritorno alla “normalità”, certo ma non quella strillata a favore di telecamera, quella che ripristina lo status quo vergognoso dell’Ante Pandemia.

Il mezzo utilizzato per far rientrare il “gregge” dentro l’ovile custodito, è il solito. Il recupero dell’evento calcistico (qualsiasi altro sport non produce lo stesso risultato ipnotico), una ricca manciata di stereotipi patriottici (il cieco che canta “Nessun Dorma”, l’Inno di Mameli, l’apertura “in presenza” all’evento, improvvisamente permessa) e il gioco è fatto. Peccato per l’assenza delle Frecce Tricolori e un passaggio dell’Amerigo Vespucci, tuttavia, con l’ologramma di Bono, anche l’estero è salvo.

Gli “Europei 2020” giocati nel 2021, la presenza continentale della Turchia che di “europeo” ha solo una parte di Instambul e resta, nei rapporti statali, il Governo di un Dittatore (…). L’Inghilterra (Regno Unito), talmente “europea” da salutare la compagnia e staccarsi, con tanto di gestacci istituzionali contro l’Unione.

Ieri sera, più impegnato a guardare lo sport “vero (semifinale Roland Garros Djokovic/Nadal), competizione tra individui dove vince chi dà l’anima e non il culo (…), ogni tanto buttavo l’occhio sul secondo schermo, dove gli “azzurri” (in bianco) si dannavano sospinti da telecronisti in piena crisi mistica da Vangelo Pallonaro. Sembrava la riedizione moderna delle Crociate tra i Cristiani e gli Infedeli del Feroce Saladino

Adesso, anch’io posso confermare che è tornato “tutto come prima”, la “ripresa” ci accompagnerà tutti i giorni (vero o falso non conta…), i morti torneranno a schiattare per altro (…) e i virologi come Massimo “Anatema” Galli, andranno a portare sfiga nei loro reparti.

Volevate smettere di drogarvi e iniziare a vivere di realtà? Sarà per la prossima volta…

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