di Raffaele Lisco.
Scoperta la causa per la quale Grado va “sott’acqua”. Colpa delle “lagrème de Raùgna“…
Altro che “scienza”, cambiamenti climatici o altre tipologie atmosferiche.
La vera causa delle ricorrenti mareggiate che infliggono al nostro Comune pesanti danni, non sono altro che la conseguenza dell’incessante piagnucolìo del Cazzaro Lagunare.
Il recente post su Facebook del sindaco di Grado, solito lamento col quale giustificare l’inutilità della sua scalcinata amministrazione, recita così:
Ormai sono passati quasi due anni – frigna Dario Raùgna – infiniti solleciti e relative rassicurazioni da quel fatidico novembre 2019, in cui Grado venne sommersa dall’acqua alta. Ci eravamo lasciati con la rassicurazione che i fondi erano a Roma “in attesa di determinazioni”. L’ultimo sollecito alla Protezione Civile regionale risale allo scorso 24 maggio ed è ancora in attesa di risposta.
Rimane vivo il ricordo delle varie passerelle di politici di ogni ordine e grado, tutti propensi a trovare una rapida soluzione che però non è arrivata. Le famiglie e i lavoratori di Grado hanno avuto grossi danni da quell’evento eccezionale e se andiamo ad aggiungere anche i danni delle attività economiche dovuti alle ripetute chiusure, non possiamo più attendere.”
Sorvolando sullo sgrammaticato Italiano privo dei fondamentali (…), appare evidente che il sindachino votatosi totalmente alla sinistra “Democratica”, si è provvidamente scordato di quando si faceva fotografare in compagnia dei suoi “superiori”, tutto tronfio nell’atto di “interessare” i rappresentanti del suo partito, sul problema dell’acqua alta gradese.
Nella foto pubblicata dallo stesso Raùgna in data novembre 2019, si vedono chiaramente gli “onorevoli” Graziano Delrio, Deborella Serracchiani, Diego Moretti e l’entusiastica partecipazione dei “notabili” nostrani, accanto a Bellodezzzia e il sempre presente inutile BimboMinkia.
Tutti schierati, in favore di telecamera, per “rassicurare” l’immediato intervento a “ristoro” degli imprenditori gradesi colpiti dal fenomeno atmosferico. Lestissimi a “garantire” le poste contabili mai arrivate, danari che, oggi, Raùgna, lamenta come inesistenti.
Praticamente, il Bue che da del “cornuto” all’Asino, la protesta dell’ultimo arrivato contro i suoi stessi “sponsors”, la denuncia di un sindaco candidato alla rielezione sotto il simbolo dello stesso partito al quale rinfaccia“…una rapida soluzione che però non è arrivata…”
Altrettanto palese il perchè il centro destra provinciale, regionale e nazionale, non muova un dito in nessun campo d’interesse gradese (Terme, Turismo, Occupazione, Investimenti, Infrastrutture, Ambiente e Sanità…), attesa la guerra istigata dal “fenomeno” “civico” (sic!), pur di compiacere alla sua parte politica.
La domanda resta sempre una sola: perchè i gradesi dovrebbero votare una sinistra nella quale non crede nemmeno il suo candidato, forse perchè ha finalmente capito che non lo considerano nemmeno loro?…
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