EDITORIALE – MINESTRA DI RAÜGNA (RISCALDATA).

di Raffaele Lisco.

Oggi è domenica, giorno giusto per regalarsi meno di un minuto di comicità, fornita dal Cazzaro Lagunare.

L’archivio dei “dissidenti” è sterminato e, in particolar modo il mio, vanta decenni di testimonianze lasciate ai “posteri”.

Oggi vi sollazzo con una “perla” datata 2016 del Cazzaro Lagunare, quel Dario “menestra rescaldagia” Raùgna, capace di spacciarsi per civico “più migliore” di TUTTI ma, in realtà, solo piccolo ometto disposto a tutto pur di sedersi sulla poltrona di sindaco di Grado.

Ascoltatelo mentre nel suo “graisàn” da ‘taliano (peggiore del mio che di cognome faccio Lisco…), truffa i cittadini gradesi insultando la politica “diversa” dalla sua. Curiosamente, proprio la stessa che lui adotterà durante il suo “buon governo” dal 2016 a oggi e che lo porterà, tra poco, a diventare il “candidato” del principale partito (PDndr) espressione della “nomenklatura” partitica centenaria, da lui disprezzata in questo video. A chiacchiere…

 

 

Vi è piaciuto il “pistolotto” dell’onorabile “MENESTRA RESCALDAGIA”, finto come una moneta da tre euro? Siete riusciti a non vomitare sul divano di casa, nell’ascoltare il delirio di un complessato affetto da manie di grandezza? Siete in grado di cogliere le differenze (inconfutabili) tra il detto (prima) e il fatto (dopo)?

Se le accuse al sottoscritto e a tutti gli altri “diffamatori” che, dal 2016, all’epoca della divulgazione di questo video vomitevole, hanno cercato di “svegliare” il gregge isolano, ancora convinto di aver eletto una coalizione “virtuosa” e un ometto “sincero” (sic!), trovano giustizia nella pubblicazione di comici teatrini come quello sopraindicato, voglio credere che, perfino un gradese, troverà la capacità di comprendere i propri errori e non ricadere nello stesso sbaglio.

Adesso che la “minestra” (riscaldata) porta la sua faccia come ingrediente, sono curioso di vedere cosa s’inventerà per turlupinare nuovamente i nativi dell’Isola delle Meraviglie.

Passare per coglioni una volta ci può anche stare, perseverare sarebbe “diabolico”.

Riflettiamoci sopra, con impegno

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