di Raffaele Lisco.
L’assessora all’Istruzione del Comune di Grado, Sara Polo, non concede l’uso dello scuolabus per il centro estivo di Fossalon.
Alcuni genitori dei ragazzi iscritti al Progetto FSE/PON (Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale – ndr), nello specifico al modulo denominato “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento 2014-2020″, mi hanno contattato per segnalare quanto segue.
I giovani volonterosi di partecipare al Progetto “L’Orto Botanico incontra l’Arte”, giornate di apprendimento da svolgersi presso il plesso della Scuola Primaria di Fossalon di Grado, con inizio ai primi del mese di luglio c.a., hanno ricevuto la brutta notizia della negazione, da parte del Comune, di uno scuolabus per il trasporto dalla città alla frazione e ritorno.
Infatti, la circolare n° 396 del 18 giugno 2021, documento inviato dall’Istituto Comprensivo “Marco Polo” di Grado alle famiglie iscritte al progetto, illustra chiaramente l’impossibilità di utilizzo di un mezzo comunale (scuolabus) messo a disposizione dall’amministrazione dell’assessora Sara Polo.
Con riferimento alla circolare 369 – scrive la Scuola – con la quale si è comunicato ai genitori che questo Istituto ha ricevuto conferma dal M.I. dell’avvio del progetto “L’orto Botanico incontra l’arte” per il mese di luglio 2021 presso la scuola dell’Infanzia di Fossalon;
Svolte le preannunciate interlocuzioni con il Comune di Grado al fine di valutare la possibilità del trasporto con scuolabus per gli alunni e alunne che ne abbiano fatto richiesta in sede di iscrizione.Considerate le richieste ricevute, il Comune di Grado ha provveduto a verificare la fattibilità del servizio scuolabus per il progetto “L’orto Botanico incontra l’arte”. A seguito della valutazione compiuta l’unica possibilità di garantire il servizio prevede una partenza anticipata alle ore 7.20 e un rientro dalle ore 11.05.
La scuola ha quindi ritenuto che questa articolazione oraria è incompatibile con il calendario del progetto a suo tempo comunicato.
Di conseguenza, come precedentemente comunicato, tutte le famiglie che hanno richiesto il servizio scuolabus sono invitate a rivalutare la propria adesione al progetto prendendo in considerazione il trasporto autonomo. Laddove la famiglia non ritenga possibile organizzarsi con il trasporto autonomo è possibile comunicare alla scuola la rinuncia al progetto con una email a GOIC80900L@istruzione.it entro il 23 giugno 2021.”
Questo il testo dell’informativa inviata alle famiglie, documento che tradotto in lingua popolare, afferma che se puoi portare tuo figlio al corso estivo con un mezzo di tua proprietà, bene, altrimenti puoi pure fotterti che tanto, all’amministrazione “civica”, non gliene frega una beata dei tuoi problemi di posizionamento dei figli, mentre tu sei al lavoro…
Contattata la “benemerita” assessora dalle mechès risplendenti, Sara “Beata” Polo, il “personaggio politico” (come ella stessa si definisce) ha risposto ai genitori delusi che, il Comune “…non ha mezzi per risolvere il problema e che, siccome la richiesta andava inoltrata “prima”, adesso non c’è più tempo per rimediare…”.
Inutile lamentarsi, li avete votati voi…
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