di Raffaele Lisco.
A Monfalcone, il sindaco Anna Cisint, riapre la Casa Albergo alle visite parenti. A Grado, ancora grandi difficoltà organizzative per Casa Serena.
Non si placano le lamentele sulla malagestione gradese di Casa Serena, in merito agli orari di visita concessi ai parenti dei degenti dell’ospizio. Al contrario, sul quotidiano Il Piccolo (13 luglio c.a Monfalcone – ndr), compare la notizia che il sindaco Anna Maria Cisint, affianca il neo vicesindaco dott. Michele Luise, nell’ampliare gli orari di contatto con i degenti nella RSA Monfalconese (vedi foto di testa articolo).
Interpellate le nostre fonti regionali e comunali, risulta inconfutabilmente che, a Monfalcone, l’amministrazione della sindaca Cisint dimostra grande sensibilità, verso il benessere morale dei propri anziani ricoverati presso la Casa Albergo della città dei cantieri.
Infatti, il vicesindaco dott. Michele Luise, ha autorizzato nuovi orari di visita parentale per la RSA sotto la sua responsabilità. Confermati gli appuntamenti mattutini dalle ore 10 alle ore 12, sia all’interno che all’esterno della struttura, in aggiunta restano attive le concessioni di uscita sotto la responsabilità dei traenti e la possibilità d’incontro anche al pomeriggio, su richiesta. Il tutto calibrato sotto l’egida del “buon senso”, richieste flessibili valutate secondo le esigenze dei parenti.
Al contrario, nel Comune di Grado, ai parenti degli anziani di Casa Serena, resta l’amara condizione di dover dipendere da una “direttrice”, Laura Zuppet, priva dell’esperienza indispensabile per saper trattare una materia tanto delicata e dall’autorizzazione amministrativa di un assessore alla Salute, Claudio Gaddi, più a suo agio nello sparare ai topi in discarica (…), piuttosto che a gestire la Sanità cittadina.
Potremmo appellarci al buonsenso del dott. Carlo de Vuono, attuale medico di servizio nella RSA gradese delegato Asugi ma, nonostante la gentilissima e sollecita risposta alle nostre domande, ci ha informato della sua impossibilità a gestire l’organizzazione dell’ospizio in carico al Comune.
Il sindaco Dario Raùgna, nemmeno risponde ai cittadini, nonostante le vibranti e ancora vive proteste dei parenti isolani, ostaggio di un Regolamento Visite compilato da palesi incompetenti, cocciutamente convinti di mantenere attiva l’unica forma di incontro in esterna, dalle ore 14 alle ore 15.30 (sic!), ovvero sotto la peggiore canicola estiva che, in questo particolare periodo, ha raggiunto e superato i 30 gradi, con un’umidità superiore all’ 80%.
Condizioni perfette per rallegrare l’INPS, grazie al risparmio garantito dalle pensioni difficilmente erogabili a utenti ultraottantenni, finalmente schiattati sotto il caldo lagunare. Nemmeno l’ultimo praticante in medicina, consiglierebbe a un anziano/a, di sottoporsi alla tortura dell’esposizione al solleone estivo, nelle ore di maggiore intensità.
Sull’isola, i fenomeni del “buongoverno” civico, se ne fregano bellamente e ti fanno rispondere dall’immancabile “bimbaminkia” tifosa (volontaria) che “…i blogger diffamatori non hanno capito niente, quelle dei gestori “cooperativi” di Casa Serena, sono scelte ponderate per obbligare i parenti a NON fare visita ai propri cari…”. Roba da denuncia penale e “lapidazione” (a base di uova e pomodori marci) nella pubblica piazza…
Vedremo se, una volta liberata l’isola dalla peggiore amministrazione della Storia di Grado, il “nuovo” sindaco (casualmente presidente di RSA…), saprà ridare con i suoi indirizzi amministrativi, la giusta dignità ai nostri padri, madri, nonni e nonne.
Oppure, come tutti gli altri suoi predecessori lagunari, una volta “assettato” e “incoronato”, anche lui si nasconderà dietro alle “regole”, la “burocrazia cattiva” e le “Norme Comunitarie”.
Scuse usate e abusate in abbondanza ma sempre utili per ristabilire il clima da Gattopardo che affligge Grado da decenni.
®RIPRODUZIONE RISERVATA.