GUAI IN ARRIVO PER I BALNEARI DI GRADO.

di Raffaele Lisco.

La questione legata alla proroga delle concessioni demaniali fino al 2033, autorizzazione millantata dal sindaco Dario Raùgna, prende una brutta piega…

Indagare sulle 17.594 concessioni demaniali marittime italiane. È la richiesta arrivata, a partire dal 12 luglio, a tutte le procure italiane competenti. A inviare l’istanza è stata la giudice per le indagini preliminari del tribunale di Genova, Milena Catalano, che ha accolto l’opposizione alla richiesta di archiviazione della denuncia presentata da Claudio Galli, titolare dell’unico bagno sequestrato per violazione della direttiva Bolkenstein.

A questo punto, sia la Procura di Genova (che con la richiesta d’archiviazione voleva fermarsi al solo Galli), sia tutte le altre Procure competenti sulle coste italiane, hanno sei mesi di tempo per verificare se le concessioni demaniali del proprio territorio sono state assegnate con una procedura di evidenza pubblica, come imponeva la norma europea e avrebbe dovuto avvenire secondo la Corte di Cassazione – che giudicò in tal senso sul caso di Galli nel marzo 2019 – o sono state prorogate fidandosi delle varie leggi dello Stato con cui, dal 2012 ad oggi, l’Italia ha di fatto eluso le disposizioni europee.

Poiché, realisticamente, i 17.594 concessionari stanno operando in proroga (come faceva lo stesso Claudio Galli fino al 2018), la sorte toccata ai suoi bagni Liggia, dal punto di vista penale, potrebbe toccare a tutti i suoi colleghi. La Procura di Genova, Dopo aver perso in primo e secondo grado contro Galli, ha ottenuto la citata vittoria in Cassazione nel marzo 2019, con una sentenza che ha di fatto invalidato le ultime leggi di bilancio dello Stato, inclusa quella del 2018 con cui la maggioranza del primo governo Conte aveva prorogato le concessioni per i balneari fino al 2033. (Fonte: Il Fatto Quotidiano del 18/7/2021).

Letto quanto sopra, soprattutto in aggiunta alla dichiarazione del sindaco di Grado, Dario Raùgna, il quale si vanta sui socials di aver incassato la firma dell’A.U. della Git S.p.A. Alessandro Lovato, sulla sua proposta di rinnovo della concessione demaniale al 2033 (gravata da manleva…) della partecipata regionale scrive (testuale):

“…La questione della concessione demaniale appare momentaneamente superata, con la firma del contratto presso il Municipio avvenuta ieri ad opera dell’Amministratore Unico Alessandro Lovato…” (pubblicato in data 14/7/21 su https://coordinamentocivicogrado.wordpress.com). Adesso, alla luce delle novità Giuridiche pubblicate da Il Fatto Quotidiano,  si aprono scenari poco rassicuranti per i concessionari della Costa Azzurra, Pineta e, soprattutto, Git S.p.A.

Come andrà a finire? Ci rimetteranno solamente quelli che si sono fidati del “competente” Dario Raùgna, oppure avrà avuto ragione il sindaco di Grado nel far firmare un documento che, allo stato attuale, le Procure saranno obbligate a impugnare?

Devo confessarvi che io, su chi rimpiangerà di non essere stato più cauto, “qualcosina” al riguardo la so ma, nella mia qualità di “ignorante”, mi faccio da parte e aspetto che “quelli bravi” ve lo spieghino.

(…to be continued…)

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