IL “PAVONE” FA LA RUOTA DAVANTI AI SUOI…

di Raffaele Lisco.

Il “Pavone” fa la ruota e si bulla comiziando in terra amica.

Oggi, vi chiedo di regalarmi cinque minuti del vostro tempo, per ascoltare e vedere fino a che punto un piccolo ometto sia capace di raccontare balle (senza la minima vergogna), pur di “pavoneggiarsi” davanti ai suoi “simili”, (in)degni compari di merende.

Garantisco che il sacrificio merita la vostra fiducia (almeno fino a che vi regge lo stomaco…). I commenti a dopo l’intermezzo comico.

Lo so, sono un bastardo che vi ha rovinato il sabato, tuttavia, come privarsi dello spettacolo offerto dal “personaggio politico” che si vende come grande statista un tanto al kilo? Imperdibile il “comizio” di un pagliaccio accessoriato di fascia tricolore (casomai non si ricordasse il ruolo…), che spiega ai suoi simili i valori dell’Alta Politica, suggerisce come si gestisce una comunità (lui, ultimo arrivato) e racconta della “condivisione” che solo gli “illuminati” adottano nella loro idea di Governo.

Tutto molto bello, ampiamente condivisibile e “politicamente corretto”. Peccato che il nostro “De Gasperi del Palù” non sappia nemmeno di cosa stia blaterando dal pulpito. Ancora una volta, davanti al pubblico “amico”, senza alcun contraddittorio e sorretto dall’appaluso “mancino” dei “Fiaccolanti” (do you remember?), ecco il Cazzaro Lagunare piagnucolare di quanto “razzista” sia la politica della destra regionale.

Al povero Pierpaolo Roberti (assessore regionale agli Enti Locali), il fastidioso fischio nelle orecchie sarà arrivato forte e chiaro, essendo egli il destinatario degli anatemi proferiti dal sindachino isolano a cavallo della sua battaglia grondante vendetta, per le “penalizzazioni” accusate.

Peccato che, per il “signor” sindaco di Grado, la “penalizzazione” non tocchi il suo stipendio ma, in compenso, a causa della sua ignoranza, spocchia, incompetenza politica e amministrativa, chi ci ha rimesso fino a oggi, sono stati solo i cittadini di Grado. Anche il più minuscolo comune Carnico incasserà i finanziamenti regionali erogati a seguito dell’assestamento di bilancio discusso in quest’ultima settimana. Per Grado, grazie al sapiente lavoro “diplomatico” di Raùgna, concessa una beata minkia… 

Bellodezzzzzia, “invita”, “auspica”, anticipa e “prevede” i destini politici della nostra regione, profetizzando una “sicura” vittoria della sinistra alle prossime elezioni regionali del 2023 (…), chiedendo ai suoi amichetti di non comportarsi come la “feccia”, maggioranza gradese da lui simpaticamente battezzata come tale, da quel gran signore che è. Magari, al suo posto, inizierei a pormi la domanda di dove andare a nascondermi, in caso di sconfitta alle comunali di ottobre… 

Ci vuole una robusta e sfacciata faccia da Raùgna (scusate la volgarità), per non rendersi conto di quanti e quali danni abbia fatto la sua amministrazione, quanto il “civico” infame sia riuscito a dividere questa comunità, la mole esagerata di porcherie compiute in nome della “stabilità”, il marchettificio adottato (per gli “amici”) talmente smaccato da risultare quasi comico e la totale assenza (sua e dei suoi assessori) tra la gente, sia in “presenza” che in “udienza”.

La lista delle oscenità sarebbe ancora molto lunga, tuttavia, penso di avervi massacrato già oltre ogni ragionevole limite di sopportazione.

Chiedo perdono, non è colpa mia se, cinque anni fa, avete votato questo soggetto e il suo serraglio di contorno (“stampelle” e “pentiti” compresi…), meritandovi il peggio del peggio.

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