EDITORIALE – COME PERDERE (MALE) UN’ELEZIONE…

di Raffaele Lisco.

Claudio Kovatsch e il suo branco di dilettanti: come perdere un’elezione già vinta

Siamo arrivati al 9 di agosto, esattamente a -22 giorni dal termine ultimo per la presentazione dei candidati alle elezioni amministrative per il sindaco di Grado e la scomposta (e inaccettabile) superbia di alcuni imbucati nei partiti compresi nella coalizione di centro destra (…) a supporto della candidatura di Claudio Kovatsch, con la loro sciocca prosopopea, stanno scegliendo di lasciare campo libero alla vittoria della sinistra.

Difficile comprendere come una manciata di imbecilli locali, gentucola convinta di saper fare politica solo per il fatto di aver talmente sfrangiato gli zebedei ai regionali con i loro capriccetti infantili, così violentemente da aver perduto qualsiasi stima “superiore”, possa arrivare alla scelta suicida di preferire la sicura sconfitta, piuttosto che aprire il dialogo con gli stessi alleati di coalizione.

I veti assurdi su chiunque “non gradito” alla “cupola” locale di Fratelli d’Italia e Lega, sono arrivati a meno di un millimetro dalla formazione di almeno un paio di liste civiche pronte a scendere in campo, per svuotare una parte consistente dei voti gradesi sui quali Claudio Kovatsch (l’amico della Serracchiani, Martines e Moretti – ndr) e suoi fiancheggiatori locali, credono scioccamente di poter contare.

Non contenti di aver incassato il “bonus” da Fedriga & C. grazie alla “rinuncia” (comprata) di Roberto Marin, ignoranti sulla certezza di non aver alcun appeal sulla cittadinanza, in grave difficoltà perfino per trovare candidature da mettere in lista e appesi alla negatività di dover presentare ai gradesi un sindaco di Tavagnacco (…), questi “fenomeni” si permettono pure il lusso di erigere muri, scrivere Liste di Proscrizione e decidere chi può candidarsi per il proprio Paese e chi no, invece di sciabolare bottiglie spalancando le porte a chiunque li aiuti a vincere

Abbastanza per essere ripagati con la stessa moneta, farsi ricacciare nella fogna dalla quale sono usciti e assumersi la totale responsabilità di “miracolare” (per la seconda volta…) una sinistra “civica” che non avrebbe dovuto governare nemmeno fino a qui.

Pur consapevoli delle conseguenze, impossibile accettare la spocchia di qualche imbecille convinto di essere stato nominato “generale” da se stesso (…) ne, tanto meno, lasciare a qualche coordinatore/ice provinciale la decisione sul futuro politico, strategico, economico e turistico di una città nella quale nemmeno vivono, soprattutto dopo le numerose dimostrazioni di quanto gliene cali di Grado… La maggioranza dei gradesi non è disposta ad accettare tutto questo e si farà sentire forte e chiaro.

“…Chi troppo vuole nulla stringe…”, un proverbio perfetto per spiegare alla marmaglia bisognosa di una “lezione” durissima (locale, provinciale e regionale), quanto poco ci voglia a subire le dolorosissime conseguenze di chi non ha capito che, per travestirsi da Duce, ci vogliano gli attributi e non solo le chiacchiere. Specialmente quando i punti di debolezza che ti porti dietro, sono talmente letali da garantirti la fine che ti sei scelto.

Mi fermo qui, nella speranza che “qualcuno” migliore di un semplice blogger ininfluente che però ha lavorato mesi per vincere, accettando qualsiasi richiesta politica (anche contraria al proprio interesse), riesca a far ragionare chi sta dimostrando di aver perso la testa, ancora convinto che si possa dialogare assieme per raggiungere l’obbiettivo comune, cioè riportare Grado nella posizione che si merita.

Oppure, ognuno si assumerà le proprie responsabilità di fronte al popolo

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