ZAKI E REGENI: SACRIFICATI DALLA SINISTRA.

di Raffaele Lisco.

Patrick Zaki e Giulio Regeni, due poveri ragazzi sacrificati in nome della cattiva politica.

Consapevole di non essere nessuno, anzi, di essere interprete della figura dello Scemo del Villaggio, soprattutto se paragonato agli Alti Profili che caratterizzano la Cultura dell’isoletta dove vivo (…), oggi mi permetto di esprimere un pensiero sulla brutta storia di Patrick Zaki e Giulio Regeni.

Come per tutti i fatti “secretati” dalle rispettive Agenzie Nazionali dei Servizi, anche per quanto relativo alle responsabilità giuridiche, politiche e morali, sulla orrenda morte di Giulio Regeni, non sapremo mai la VERA verità.

La cortina fumogena alzata dai governi Egiziano, Italiano e Inglese, ha ottenuto lo scopo prefisso d’inquinare sempre di più il pozzo, pasticciando ovunque anche le certezze ottenute e rimettendo in discussione il più piccolo passo avanti nelle indagini specifiche portate avanti dalla sua famiglia, unica rimasta nel voler conoscere la verità sul proprio figlio.

Stessa procedura, per la meno cruenta situazione legata alla carcerazione di Patrick Zaki, anch’egli scivolato sulla buccia di banana della troppa leggerezza con la quale affrontare un governo dittatoriale, assolutista e antidemocratico, qual è quello Egiziano di Al Sisi.

Per entrambi i giovani ragazzi, la colpa è stata quella di rendersi protagonisti di situazioni troppo più grandi di loro, pensare di poter contare sull’aiuto di chi solamente a chiacchiere e in favore di telecamera (…) dichiara di combattere per la tua salvezza e, intanto, garantisce al carnefice ampia copertura, in cambio di floridi contratti e munifiche provvigioni

Patrick e Giulio, due “martiri” di una sinistra capace di immolare la vita di un giovane ragazzo friulano e permettere la carcerazione, a “tempo indeterminato”, per un secondo disgraziato caduto nella trappola di una politica sordida, lercia e disposta a tutto.

Pur di “fare notizia”, riempirsi la bocca all’interno dei talk show, guadagnare visibilità con le associazioni, i girotondi, sardine e ciclisti in tour, lanciare proclami e minacce a vanvera, “fiaccolare” per il TG Regionale e incassare donazioni col merchandising collegato (magliette, striscioni, adesivi, ecc.), il “popolo arcobaleno” ha messo una pietra tombale sulla “Verità per Giulio Regeni” e, adesso, costringe Zaki all’ergastolo senza sentenza.

Solo gli opportunisti di una sinistra vigliacca e calcolatrice, non hanno capito (ma in realtà è il contrario…), che più faranno “rumore” attorno al problema Zaki, più gli Egiziani saranno costretti a “mostrare i muscoli” e far vedere al mondo intero chi è il più forte.

Personalmente, nessuno mi toglie dalla testa che, nel preciso momento in cui attorno alla figura di Patrick Zaki i riflettori si spegnessero, “miracolosamente”, entro breve tempo il ragazzo verrebbe scarcerato, grazie a una “condanna” pari al periodo già scontato in cella. Un classico “pari e patta” in grado di salvare la faccia al governo Egiziano e, contemporaneamente, rimandare a casa il nostro ragazzo.

Purtroppo, come per il povero Giulio, non sarà così.

Patrick Zaki è troppo “utile per la causa” e, alla politica degli “indignati”, rende di più dentro una galera egiziana…

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