di Raffaele Lisco.
Le ultimissime notizie, sullo stato dell’arte relativo alle imminenti elezioni amministrative di Grado.
Nell’intervista ESCLUSIVA alla dott.ssa Elisabetta Medeot pubblicata ieri, dichiarazione certificata dalle solite migliaia di visualizzazioni e protagonista delle furiose reazioni del centro destra locale che ne ha chiesto l’immediata espulsione (loro non aspettavano altro ma neanche lei…), si è raccontato dell’ incertezza generale che sta serpeggiando tra i gradesi (e non), sull’Isola delle Meraviglie, per la tornata elettorale del 3 e 4 ottobre.
Com’è scontato aspettarsi da una comunità dove l’imperativo è farsi del male, pur di godere della maggiore disgrazia del proprio concittadino (…), anche in questa occasione dove il fine ultimo dovrebbe essere quello di scegliersi dei governatori all’altezza di riuscire a migliorare la qualità della vita cittadina, unificare la socialità, premiare il merito, aumentare il fatturato turistico, migliorare l’immagine della località e offrire sicurezza, decoro e pulizia a 360°, tutto questo andrà esattamente nella direzione contraria.
Al momento, nel paese si vive una situazione più simile al gioco del “ciapanò”, piuttosto che alla strategia intelligente della ricerca del consenso sui programmi, le candidature e la visone generale di una località che vive unicamente della sua proiezione esterna nella realtà dell’offerta turistica.
Il tentativo al “ribasso” dei due candidati attualmente in campo, “l’uscente” Dario Raùgna e il “foresto” Claudio Kovatsch, evidenzia per entrambi la presenza di una grave difficoltà per opposti motivi.
Il primo (Raùgna) ne ha combinate talmente tante, durante la sua legislatura “allungata”, da aver perduto quella “verginità civica” che lo aveva portato a vincere nel 2016, salvo poi doversi togliere la maschera e svelarsi come soldatino del PD. Oggi che tutti conoscono la falsità dell’uomo, complicato riuscire a turlupinare (per la seconda volta) chi ti ha beccato con le mani nella marmellata.
Il secondo (Kovatsch), sta riuscendo masochisticamente a non convincere nemmeno quelli che voterebbero anche Belzebù, pur di togliersi di torno il Faraone e il suo circo di incompetenti.
Invece di raccogliere anche l’ultimo voto utile e ringraziare chiunque si adoperi per la sua vittoria, Nonno Nanni da Tavagnàc, continua a minare il suo stesso campo a colpi di veti, espulsioni e sbarramenti, azioni scellerate capaci di obbligare i suoi stessi “padrini” a doversi piegare ai capricci dell’anziano e subire il terrore dei suoi ascari di farsi sfilare la poltrona già concordata (…) per manifesta inferiorità elettiva.
Se a tutto questo aggiungiamo l’imminente nascita di quella temuta “terza lista”, gruppo creato proprio per dare una sonora lezione a chi crede che i gradesi si facciano comandare senza fiatare dall’ultimo sceso con la piena (…), dai “coordinatori” della qualunque e dai rifiuti della politica locale convinti di aver già vinto, prevedo grossi guai per il centro destra “unito” (…).
Dalla parte opposta, ci si prepara all’organizzazione (insperata) di grandi festeggiamenti, per una sinistra che potrà solo che ringraziare (ancora una volta) per il grosso regalo donato da Claudio Kovatsch, Enzo Tirelli, Giorgio Clama, i Bredeon Family, Luis Fumolo e Renato Bonaldo, tutti presenti in qualità di rispettivi “referenti” dei simboli di partito protagonisti della sfida ai CWC “regnanti”.
Fedeli al postulato tipicamente gradese, avanti tutta al grido di “Cavème ‘n Ocìo”…
(…to be continued…)
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