di Raffaele Lisco.
Più che a elezioni amministrative, a Grado si assiste all’esposizione strapaesana del Mercato delle Vacche…
Tanto per non fraintendere quello che scrivo, tra la figura della dott.ssa Elisa Polo e il titolo del pezzo, non si deve intendere in nessun modo alcun nesso nè collegamento. Massimo rispetto per le scelte “volteggianti” della signorina e per il suo estremo cambio di valutazione sulla candidatura a sindaco di Grado del dott. Claudio Kovatsch.
Il riferimento alla similitudine tra la politica isolana e un florido Mercato delle Vacche, è da intendersi nel ricorrente atteggiamento di personaggi pronti a svendersi anche la madre, pur di tentare l’assalto alla poltroncina retribuita. Gente che, fino a ieri, sputtanava gli stessi ai quali oggi offre le proprie grazie, ometti e donnette per i quali valori come Dignità e Coerenza sono solo sostantivi inutili proprietà degli “inferiori” che non hanno capito quello che serve per “andare a comandare”…
Perfino nel “lontano” Friuli, i bloggers locali evidenziano gli equilibrismi disgustosi ai quali si prestano, con piacere, i “personaggi politici” tipicamente gradesi. La conferma è il commento pubblicato da Il Perbenista Audace (Marco Belviso) sulla giravolta politica di Elisa Polo, con tanto di screenshot sul suo post pubblicato su Facebook prima di venire folgorata sulla via di Forza Italia…
Credo che la riflessione nel merito, debba inevitabilmente vertere su di una coalizione talmente forzata, da risultare indigesta perfino ai suoi componenti. Candidati della sinistra ex PCI, ex Direzione Nazionale del PD, ex eletti assessori e/o consiglieri in quota DS e simpatizzanti di quella sinistra che dovrebbe essere avversaria (…) sono i principali attori della Lista del Sindaco (Kovatsch), candidato per una destra “ufficiale”, la “feccia” nazifascioleghistaomofoba…
Sorvolo sui soggetti passati da una sponda all’altra, sui “riconvertiti” in poco più di un quinquennio di legislatura “civica”, su quelli che hanno dovuto basarsi sull’eliminazione dell’avversario, più scelto dagli elettori rispetto a loro, per riuscire a sperare nello strapuntino di consolazione.
Probabilmente hanno ragione loro. Giustamente, quelli come me non per caso restano esclusi e “sgraditi” ai “komandanti”, non faranno mai parte del “gruppo che conta” e, sistematicamente, riescono a sprecare anche la più debole possibilità di conquistarsi il posto di lavoro spergiurato, a condizione della garantita “silenziosità”.
Pazienza, in fondo non si può comandare alla propria coscienza, specialmente per chi ne ha una. Prima o poi, la “carogna” prende il sopravvento sulla convenienza e la parte predominante (e perdente…) del carattere di noi “viscidi”, si mangia quella che vorrebbe essere “normale”, cioè pessima, bugiarda, ignorante, schifosa, egoista e menefreghista.
La realtà è che, per una Elisabetta Medeot pronta a di dire di no e stare lontana da una politica fatta da chi è stato capace solamente di insultarla e delegittimarla, ci sono sempre cento Elisa Polo pronte a “compensare” il rifiuto di una sciocca donnetta senza ambizione (…), perfino dotata di “scarsa furbizia opportunistica”…
Con tutto il rispetto per il “rimpiazzo” di Roberto Marin, ovvero il vero “maestro” che con le sue scelte “furbe” ha ispirato la pupilla Elisa, insegnandole che anche il peggior insulto, la più infima azione e il disgusto personale, professionale e politico , verso chi se lo merita, non vale la rinuncia alla poltrona (…), io preferisco di gran lunga le Donne (maiuscolo) come la “tiepida” Elisabetta Medeot.
Forse, non tutto è perduto. C’è ancora qualcuno/a, capace di non partecipare al Mercato delle Vacche.
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