di Raffaele Lisco.
A liste depositate, spiccano clamorose le defezioni di “Fioronzo” Facchinetti e Roberto Marin.
Come “cappello” di quest’articolo, non può mancare l’appello (tipicamente “itagliano”) che sprona il potenziale “rivoluzionario” affiliato alla Nobile Causa, a seguire i “komandanti” nell’invito che recita “…ARMIAMOCI E PARTITE!!!…”.
Esattamente l’esempio che gli “onorabili”, “Fioronzo” Facchinetti e Roberto Marin stanno dando, in questa campagna elettorale per l’elezione del Sindaco di Grado.
La domanda che i gradesi dovrebbero porsi, è “…per quali motivi due dei più conosciuti “personaggi politici” locali, membro e “mentore” uscente dell’amministrazione Raùgna (Facchinetti) e il riconosciuto rappresentante politico di Forza Italia Roberto Marin (Bonaldo è solo un paravento), entrambi Consiglieri Comunali e figure primarie degli ultimi decenni politici isolani, hanno rinunciato a candidarsi alle prossime elezioni e abbiano preferito saltare un giro?…“.
Eliminando immediatamente infantili e irricevibili “giustificazioni” del tipo “…vorrei lasciare il posto ai gggggiovani…”, oppure, “…avrei deciso di prendermi un periodo di pausa per stare vicino alla famiglia…”, atteso che le “famiglie” dei suddetti non superano le due unità (protagonisti compresi…), credo di poter immaginare sul perchè Facchinetti e Marin abbiano deciso di salvarsi il sederino col più vergognoso “…armiamoci e partite!!!…”.
Difficile, anche per il più stupido degli isolani, credere a chi ha venduto l’anima al Diavolo per accasarsi con Raùgna e governare Grado dal 2016 a oggi e, tanto meno, farsi convincere dall’ex sindaco (ecc.) sul suo “ritiro per il bene del paese”, dopo averlo visto tradire chiunque, senza alcuno scrupolo, pur di conquistarsi (nuovamente) il posticino al sole…
La vera verità, è che lorsignori hanno il terrore di “contarsi”, entrambi consapevoli della perduta verginità politica e certi che l’emorragia di consensi che non riconquisterebbero nemmeno pagando gli elettori uno a uno, non darebbe loro un’altra chance.
“Fioronzo” Facchinetti (che non è uno stupido), sente l’odore di cadavere aleggiare intorno al suo (ex) pupillo Dario Raùgna, troppo distante dalla vittoria quasi certa del “moderato furlàn” fortemente voluto dalla Regione. Solo un numero cospicuo di “non votanti”, o un buon risultato di Delbello (che drenerà voti solo a destra…), può salvare i CWC da morte certa.
Roberto Marin, dopo lo sfregio fatto a quelli che avrebbero dato il sangue per rimetterlo sulla poltrona di Sindaco, una marea di cittadini pronti a perdonargli gli errori madornali compiuti in passato, pur di togliersi di torno i CWC e rimandare a Tavagnàc Nonno Claudio, si è svenduto per qualcosa che ancora non ha firmato e dovrebbe sapere che, in politica, la parola data vale meno di una puzzetta al parco. Lui ne è la prova vivente…
Maurizio Delbello forse non sarà la migliore scelta proponibile ma, osservati gli altri (…) almeno posso espormi personalmente nel garantire che non si svenderà alla sinistra, anche perchè sarebbe talmente “blindato” che, al primo accenno di “inciucio”, verrebbe sfiduciato all’istante dalla sua stessa squadra…
Comprensibile che con questi presupposti, due paraculi di grande esperienza come “Fioronzo” Facchinetti e Roberto Marin, fiutata l’aria malsana, abbiano preferito mandare al macello gli altri. In questo modo, data per certa la sconfitta di uno dei due candidati “amici” (Raùgna o Kovatsch – ndr) o, peggio, quella di entrambi (…), potranno sempre dire che “…io non c’ero…”.
Pensatela pure come vi pare ma io mi tengo con orgoglio gli epiteti di “lurido”, “diffamatore” e “viscido”, convinto (unilateralmente) di essere molto diverso da cotanta espressione di nobiltà d’animo e opportunismo pro domo mea…
Posso assicurarvi che non mi vedrete MAI abbracciato e sbaciucchiato, con chi ha fatto l’impossibile per sputtanarmi e/o escludermi dal poter fare politica a casa mia. Una scena penosa, vista con i miei occhi, tra Marin e Kovatsch…
La Dignità non si compra al supermercato…
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