GRADOVOTA – MARIN CHE LASCIA, MARIN CHE RADDOPPIA…

di Raffaele Lisco.

Per le candidature alle amministrative, per un Marin che “lascia”, eccone un’altra che “raddoppia”…

Nell’articolo di ieri, vi ho raccontato della “ritirata” personale dalle elezioni comunali di Grado, di due noti esponenti della politica locale: “Fioronzo” Facchinetti e Roberto Marin. Inutile tornare sui motivi che hanno spinto i due ex amici verso questa decisione, considerando, oltretutto, che anche altri personaggi hanno preso la stessa “via di fuga”.

Per esempio, Giorgio “Tachiti” Clama, numero uno di Fratelli d’Italia Grado, uno dei più assatanati oppositori del suo ex Maestro Roberto Marin, quello che insieme a Enzo Tirelli, ha sostenuto fino alla fine, l’esclusione del Forzista dalla possibilità di una candidatura a sindaco del centro destra, andando a privilegiare un “foresto” piuttosto del nostrano Marin.

Anche Giorgio Clama ha preferito non candidarsi, evitare la “conta” e starsene fuori da quella competizione per la quale ha sputato fuoco e fiamme per tutto l’inverno passato, mettendo come condizione indiscutibile il ritiro di Marin (e Forza Italia) dalla coalizione a sostegno di Claudio Kovatsch.

Come sia andata a finire è noto: lo “sgradito” Robertino ha accettato il “paracadute spiaggino” e i regionali sono scesi in soccorso del “panchinaro” Renato Bonaldo, riesumato “portabandiera” del partito di Silvio, pur di mantenere la presenza di FI nella coalizione di centro destra. Naturalmente, dietro le quinte, chi canta e porta la croce dei Berluscones Lagunari resta sempre il “nostro” Marin

Per fortuna la politica non ci lascia mai senza sorprese, quindi, “…per un Marin che “lascia”, arriva una Marin che raddoppia…”.

Andando a spulciare nelle candidature di “oltre il ponte”, abbiamo scoperto che la Senatrice della Lega, dott.ssa Fiormaria Marin (nella foto), oltre che capolista nel Comune di Grado, appare presente nell’elenco dei candidati della Lega, nel Comune di Palmanova.

Doppia razione, quindi, per la stakanovista padana, la superbionda “naturale” passata dalle passeggiate coi cani, al difficile compito di gestire le sorti della nostra Repubblica. Un percorso fulmineo per chi, in precedenza, non aveva mai nemmeno attaccato un manifesto di partito…

Confesso tutta la mia invidia da “rosicone” fallito, di fronte a cotanta manifestazione di dedizione alla Causa, la capacità di “triplicarsi” tra l’impegno Romano e la rincorsa al gradimento di due cittadinanze tanto diverse tra loro, quali sono quelle di Palmanova e Grado.

Magari i suoi compari di partito, secondo le voci delle mie Spie, non sono proprio così contenti sull’incontinenza espositiva della loro Miss Tacco 12, domandandosi per quale motivo la “signora” abbia deciso di presenziare la qualunque, forse togliendo spazio a qualche giovane più motivato e voglioso di provarci.

Qualcuno, gente lurida e viscida (…), è arrivato perfino a insinuare che sia tutta una mossa “furba” della cricca MarinTirelliMarizza, per assicurarsi un posto in giunta, usando la Senatrice come richiamo per acchiappare i voti necessari per vincere e, una volta raggiunto il risultato, sfruttare le sue dimissioni entrando in “surroga”.

Tutte supposizioni in attesa di verifica. Per il momento, quello che appare incontestabile, è il solito pasticcio “tipicamente gradese”, il polpettone pronto per gli indigeni, pietanza farcita di “soliti noti” e facce mai viste, l’ennesimo giro di rumba dove non conteranno gli “spartiti” ma, come sempre, chi suonerà più forte del “collega”.

Consoliamoci, …per un Marin che “lascia”, c’è una Marin che “raddoppia”…

(…to be continued…)

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