GRADOVOTA – LOVATO SI SCHIERA PER RAÜGNA.

di Raffaele Lisco.

Uso privato di azienda pubblica: Dario Raùgna usa la GIT per farsi campagna elettorale.

L
a foto “rubata” da un dipendente della GIT S.p.A. e prontamente girata allo Spione Capo, ha stanato la tifoseria del candidato sindaco uscente, precipitandola a “specificare” il motivo di cotanta scorrettezza.

Beccato a “comiziare” al Velarium della GIT, Dario Raùgna, grazie alla “distrazione” dell’A.U. Alessandro Lovato, si è impossessato dello spazio aziendale, coadiuvato dal compare Piddino (Leonardo Tognon) dipendente pronto a reggere il moccolo (in orario di lavoro…) fornendo assistenza e supporto impiantistico al suo amichetto di partito.

Immediata la pietosa giustificazione dell’assessore Claudio Gaddi, che replica alla “spiata” del sottoscritto, affrettandosi a specificare che “…Non per fare la punta, ma la riunione era esclusivamente per i componenti delle liste in appoggio a Dario, abbiamo scelto il velarium per essere ligi alle normative covid…”.

“Pezo al tacòn del buzo”, come si dice dalle nostre parti. Infatti, il commento a difesa esternato scioccamente dal Poliziotto Sparatutto (Gaddi), assessore orfano dei suoi candidati della (fu) lista “Democratici Gradesi”, costretto a chiedere accoglienza al PD (…), aggrava una situazione già abbastanza vergognosa di suo.

Se, come afferma il Gaddi, fosse vero quanto dichiara, varrebbe il postulato per il quale dovrebbe essere concesso anche agli altri due candidati sindaci Claudio Kovatsch e Maurizio Delbello, l’utilizzo ai fini elettorali dello spazio della GIT (Velarium), del supporto dei dipendenti e dell’uso degli impianti audio di proprietà aziendale, al fine di potersi rapportare con i membri delle proprie liste a supporto

La realtà, quella vera, è ben diversa da quella malamente dichiarata da chi pensa di essere il più furbo e non si fa scrupolo di utilizzare qualsiasi mezzuccio pur di raggranellare qualche voto in più degli avversari. Oltretutto, gestendo malissimo il “potere istituzionale”, attesa la miseria di pubblico presente documentato nella foto di testa articolo.

Meno di una trentina di “entusiasti sostenitori”, cifra sottoscritta dagli stessi organizzatori (…), un risultato che spezzerebbe le reni anche al più ottimista dei fanatici del sindaco uscente.

Del resto, nemmeno dalla parte “opposta” (…si fa per dire…), la calata dei Ministri in tour nel FVG per sostenere il Biden de Tavagnàc (Kovatsch), può sfoggiare sorrisi di compiacimento.

Timing sbagliato (i graisani sono ancora in piena attività turistica…), scarsa empatia generale e la dimostrazione di essere parte di un Teatro dei Burattini gestito da Trieste e Roma, riesce a “scaldare i cuori” di una cittadinanza poco avvezza a farsi “comandare”, ironicamente, proprio da quelli che hanno come slogan “Padroni a Casa Nostra…”. Tutti presenti, tutti in parata, ministri, presidenti, consiglieri regionali, sindaci e portaborse. Tutti, meno i cittadini gradesi…

Sarà un mese (scarso) pieno di colpi bassi, sotterfugi, genialate e sgambetti, strategie figlie dell’ignoranza generale prodotta dai “fenomeni” che credono (sic!) di saper fare comunicazione, dilettanti molto lontani dalla conoscenza di come si porta al successo il proprio beniamino in campagna elettorale…

Del resto, siamo a Grado, l’Isola dei Corcài.

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