di Raffaele Lisco.
La Leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è sbarcata in Friuli. Non a Grado…
Bisogna riconoscere che i leghisti isolani, sono più bravi nel “fare squadra” e sostenersi l’un l’altro, se non altro per non ritornare ai tempi del 3% di penetrazione elettorale nazionale e locale.
Chiamati a raccolta, Ministri, Senatrici, Onorevoli, Europarlamentari, Coordinatori, “semplici” rappresentanti Regionali e Sindaci, sono obbligati a rispondere alla “chiamata” e a rendersi disponibili per un Gazebo di piazza, una “pizzata” di gruppo, una “comparsata” mediatica e/o semplicemente, per cercare di dare peso al candidato debole di turno.
L’esempio ultimo del “cameratismo” tipicamente padano, l’abbiamo visto sull’isola pochi giorni fa. Un Ministro della Repubblica (Massimo Garavaglia), accessoriato del contorno piramidale delle varie figure apicali della Lega sul territorio, accompagnato dall’imperdibile codazzo di nani & ballerine al seguito. Tutti a supporto del candidato sindaco Claudio Kovatsch, l’unico che da “protagonista” si è ritrovato “comparsa”, schiacciato da tutto il peso dei notabili a lui superiori…
Ebbene, confermato l’arrivo di Giorgia Meloni a Trieste e Pordenone, città anch’esse al voto amministrativo come Grado (mi si perdoni l’accostamento irriverente…), a supporto dei candidati sindaci Roberto Dipiazza (Trieste) e Alessandro Ciriani (Pordenone), mi aspettavo che il referente locale di Fratelli d’Italia, Roberto Borsatti, non fosse da meno degli alleati Leghisti e portasse sull’isola la propria beniamina.
Non è andata così. “Io sono Giorgia”, atterrata all’aeroporto di Ronchi, ha trovato ad attenderla l’on. Walter Rizzetto, il cons. reg. Barberio, il coord. friuli Candotto e la nuova stella della destra regionale Meloniana, quella splendida donna (che non guasta mai…) corrispondente al nome di Marika Diminutto. (nella foto la Diminutto con la Meloni).
L’Isontino e i suoi referenti di partito, esattamente quelli che “rispondono” (anche) della nostra Sezione Gradese, evidentemente, non hanno saputo convincere la loro Leader a mettere in agenda una visita alle meraviglie dell’Isola di Grado, lasciando Nonno Nanni (Kovatsch) solo e strasào al suo destino locale.
Certo che i Tirelli e le Marin, abilissimi a frantumare gli zebedei ai loro “capetti” della Lega, sfrutteranno la prosssima calata di Matteo Salvini in FVG (19 settembre – ndr), disposti a vendersi un rene, pur di riuscire a portarlo almeno 15 minuti sull’isola a promettere di cercare di vincere almeno qui (…), spero vivamente che anche i Forzisti della “strana coppia” Marin–Bonaldo abbiano almeno un Brunetta da venderci (io prego perchè venga la Carfagna…), anche perchè dall’UDC non possiamo attenderci nessun “big” e, per ProgettoFVG, dei “boccoli” di Bini ne abbiamo pieni i cosiddetti “ciufoli”…
Meno male che Kovatsch corre per il “centrodestraunito” (tutto attaccato), così quelli come me possono scrivere qualcosa. Se aspettassi di vedere arrivare sull’isola i politici di peso della Sinistra per Raùgna starei fresco. Grasso che cola se vedremo sulla Diga Sua “Altezza” Debora Serracchiani, altrimenti ci dovremo accontentare di Diego Moretti…
Purtroppo per lui, Maurizio Delbello rappresenta gli orfanelli dell’istituto, quelli senza genitori, pòracci abbandonati da tutti, senza “padrini”, “madrine” e sponsors delle lobby. Lo “svantaggio” del voler cocciutamente rimanere “liberi” (senza chiocciola @…), molto lontani dagli “ordini di partito”, orgogliosamente decisi a rappresentare la propria comunità, fedeli allo slogan “Il Coraggio di Una Scelta”.
Forza gradesi, ancora tre settimane e poi conteremo i morti.
Nella “profezia”, è scritto che “…ne rimarrà solo uno…”.
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