di Raffaele Lisco.
Il candidato sindaco di Grado del “centrodestraunito”, Claudio Kovatsch (…) scappa dai confronti con gli avversari.
Il Perbenista propone un confronto pubblico tra i tre candidati al posto di sindaco di Grado, Dario Raùgna, Claudio Kovatsch e Maurizio Delbello e, per tutta risposta, all’immediata adesione di Delbello e Raùgna, il “Biden de Tavagnàc” si nega per iscritto…
Marco Belviso, così risponde al “rifiuto” di Claudio Kovatsch:
Ma che tristezza infinita, vedere un ex dirigente regionale con una pensione d’oro, già candidato sindaco a Grado in quota Debora Serracchiani/Enrico Gherghetta nel 2016 e oggi in quota Centrodestra, scappare (vedi foto) intimorito dal confronto pubblico organizzato dal Perbenista. Dopo che i candidati Dario Raugna e Maurizio Delbello avevano accettato il confronto, abbiamo proposto all’ex presidente dell’Asp di Palmanova di scegliere data e ora, ma ha preferito la fuga a gambe levate. Ma perchè Kovatsch teme tanto le nostre domande? Quali sono gli argomenti che potrebbero mettere in forte imbarazzo il gruppo di potere (legittimo) che lo sostiene, a prescindere dal colore politico della coalizione? Perchè importanti esponenti leghisti dell’Isola hanno fatto di tutto per non candidarlo, salvo all’ultimo minuto piegarsi agli ordini della senatrice Raffaella Marin?”
C’è poco da aggiungere al legittimo sfogo di chi avrebbe voluto fare informazione e, invece, si ritrova “rimbalzato” e rifiutato. Conosco molto bene cosa si prova, avendo tentato di organizzare lo stesso evento nel 2016, salvo ritrovarmi nelle stesse condizioni de Il Perbenista, grazie al “pacco” ordito dal PD insieme a Dario Raùgna…
Evidentemente, Marco Belviso (Il perbenista), non conosce Claudio Kovatsch, almeno quanto il sottoscritto ed Elisabetta Medeot (…), scottati protagonisti della campagna elettorale gradese del 2016, ben consapevoli degli “sturbi” di un anziano signore “ciapào de le Strighe”, come si dice a Grado.
Sotto la candida immagine del “moderato competente”, come lo santifica il suo scudiero Enzo “Magilla” Tirelli nei suoi inquietanti Video Social, arde un tizzone infernale, un’anima più nera del catrame, l’idea tipicamente “Grillesca” del “…io sono io e voi non siete un cazzo…”, la spocchia fatta persona di chi vuole per sè “pieni poteri” e si assurge al ruolo di poter decidere chi “può e chi non può” fare politica a casa propria.
Per noi ex “volontari”, all’epoca cooptati dal PD regionale (2016) per accompagnare alle elezioni amministrative di Grado un “imposto” nominato dalla Presidente della Regione del tempo, Debora Serracchiani, nessuna sorpresa per il comportamento di Nonno Nanni.
Il dott. Claudio Kovatsch “rifiuterà” altri incontri tra candidati. Sicuramente tutti quelli dove non si sentirà garantito dai suoi “padrini” regionali di partito, quelli nei quali dovrà dimostrare le sue (in)capacità oratorie e quelli con le categorie dove si sente in difetto, rispetto agli avversari.
Questo, dovrebbe essere un chiaro segnale di quello che toccherebbe ai gradesi, per chi pensasse di votare un altro ballista pronto a spacciarsi per “competente”, “moderato” e “trasparente”. Non basta “saper far di conto” per definirsi all’altezza di saper amministrare una comunità…
Infatti, chi “ben comincia”, lo dimostra scappando dal confronto, come un coniglietto…
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