di Raffaele Lisco.
Pronto per la “terza dose”? Certamente, anch’io come “lui”…
Pare sia ufficiale, dal 20 settembre inizieranno le inoculazioni della “terza dose” del vaccino anti Sars – Covid 19.
I “fortunati” prescelti sono quelli come me, gente “avariata” che ha il grande privilegio di sopravvivere con “pezzi di ricambio” donati da altri, ingurgitare qualche badilata di pastiglie giornaliere e passare la propria esistenza in giro per gli ambulatori, tra un controllo e l’altro.
Noi, cosiddetti “fragili”, in realtà più attaccati alla vita rispetto a una cozza allo scoglio (…), siamo stati (e continuiamo a essere) le prime “cavie” del processo di immunizzazione nazionale, gente alla quale non è permesso di “dubitare” sulle conseguenze cliniche del vaccino e, onestamente, credo che a nessuno di noi passi nemmeno per la mente di farlo.
Con tutto il rispetto per chi non ci crede (…), meno per chi ci marcia e zero per chi crede di “aver capito tutto” e invece diffonde unicamente una ignoranza personale sulla quale nessuno dubita minimamente (…), almeno per ora, le due “siringhe” piantate rispettivamente nella spalla destra e sinistra, non mi hanno ancora trasformato in un mostro a tre teste o in un’antenna ricevente del protocollo 5G…
E’ anche vero, devo riconoscerlo, che il vaccino non mi ha nemmeno aiutato a migliorare il pessimo carattere, il colore degli occhi e la lunghezza del pisello. Nonostante i miei desideri “pornografici”, sono ancora lo stesso pirla di prima, piccolo nero e fastidioso, “sgradito” elemento sociale bandito da qualsiasi “inclusione” pubblica.
L’ultima possibilità che mi resta, è sperare che, se la “terza dose” ha trasformato “lui” nel soggetto immortalato nella foto di testa articolo (…), posso contare sull’estrema ratio di attendermi quel “cambiamento” in positivo che invoco da sempre.
Ho sempre avuto molta fiducia nei “vaccini”, talmente tanta che ne facevo “uso quotidiano” già in tempi non sospetti, perfino a mie spese… Sempre stato pronto a compiere qualsiasi “sacrificio” per il Bene del Paese, la salvaguardia del mio prossimo e il rispetto della salute nazionale.
Mi ritengo un buon cittadino, ligio alla Legge e rispettoso dei Regolamenti, anche se circolano delle voci calunniose che mi dipingono come “diffamatore”, “distruttore”, “ribelle” e “anarchico”. Tutto falso, menzogne figlie di una propaganda invidiosa e opportunista, messa in circolazione da chi è terrorizzato dal confronto dialettico col sottoscritto.
Comunque, nel caso mi fossi sbagliato e se, tra qualche giorno, mi ritrovassi “diverso” (non nel senso che intendete voi…), potrò sempre dare la colpa alla “terza dose”.
Come “lui”…
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