GRADOVOTA – 17 GIORNI ALLA FINE (LA MIA…).

di Raffaele Lisco.

E’ scritto: mi restano solo 17 giorni da vivere.

Deja Vu, la sensazione di rivivere un momento difficile già passato qualche anno fa. Credevo non avrei più provato la paura di conoscere la data della mia morte e, invece, per la seconda volta rivivo lo stesso momento.

Se nemmeno il cancro, la cardiopatia, il diabete e il cumulo delle altre gravi  patologie cliniche che ho contenuto negli ultimi sette anni sono riusciti a sconfiggere l’Immortale, purtroppo, questa volta nulla potrò per superare la botta finale, l’Armaggedon definitivo, l’ultimo giorno di vita in questa Valle di Lacrime.

Consapevole di aver stuzzicato la vostra morbosa quotidianità e aver acceso la speranza di quanti non vedono l’ora di venire al mio funerale per piangere lacrime di coccodrillo “alla memoria” (…), spiego il perchè sono sicuro di morire esattamente il 5 ottobre prossimo venturo.

Come qualcuno di voi saprà, convivo con quattro bypass coronarici, conseguenza degli infarti accusati nel tempo, brillante risultato delle operazioni riuscite, grazie al lavoro del prof. Sinagra dell’ospedale di Cattinara (TS). Siccome non mi bastava aver sostituito un fegato ormai finito, visto che avevo già pagato, mi sono fatto manutenzionare anche il cuore.

Ebbene, il 5 ottobre sapremo chi sarà il nuovo sindaco di Grado e, per questo motivo, le mie possibilità di continuare a vivere diventeranno pari a zero. Sarà il risultato elettorale a mandarmi sotto terra, colpito dal “coccolone” finale, pronto a fulminarmi definitivamente.

Se vincerà Dario Raùgna, la sincope da “ridariola” irrefrenabile conseguente alla certezza di una sconfitta del centro destra di Claudio Kovatsch, ovvero la conferma dell’aver avuto ragione, fin dall’inizio, sulla stupidità di aver candidato una figura perdente e la visione delle facce “attapirate” di quelli che già si vedevano spaparanzati (e retribuiti) sulla poltrona Comunale, sarà il colpo definitivo per troppa felicità, al funzionamento del mio cuore scassato.

A questo, aggiungiamoci il dolore acuto del certificare la vittoria del “71” Dario Raùgna (e la riconferma del suo accrocchio “civico” maggiorato dal PD) ed ecco che la scritta sulla lapide può dirsi completata (vedi foto).

Se vincerà Claudio Kovatsch, l’irrefrenabile e inarrestabile pazzia conseguente al puro godimento della visone del passaggio sotto le “Forche Caudine” di Bellodezzzzzzia e i suoi sodali, tutti costretti a scendere le scale del Municipio sotto il lancio dei pomodori (marci), accompagnati dalla colonna sonora delle pernacchie dei cittadini di Grado, comunità felice di aver bocciato il “buongoverno” dei retrocessi scrocconi pubblici, non può che regalarmi una sincope di pari grado clinico.

So che vi state domandando: “…e se vincesse Delbello?…, non è che ti salvi e ci rimani in equilibrio sugli ammennicoli per chissà quanto altro tempo?..”

Niente paura, se dovesse vincere Maurizio Delbello, allora tanto varrà farla finita subito, attesa la volontà dei gradesi di spedirmi all’Inferno. Tutti concordi nell’estremo sacrificio di premiare il “Fulgido” (Delbello – ndr), pur di garantirsi la tanto attesa dipartita del “Diffamatore Capo”. Per le mie coronarie rattoppate con i pezzi di scarto, impossibile reggere una botta simile ma, soprattutto, ancora meno sopportabile dover digerire il fatto di ritrovarmi a governare, da “tecnico”, una comunità per la quale nutro una dichiarata scarsissima stima generale

State tranquilli, non ho scampo, comunque andrà sarò spacciato, mi restano solo 17 giorni alla fine e il count down è già iniziato.

L’unica soddisfazione, contando gli sconfitti, è che ne porterò con me parecchi di loro…

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