di Raffaele Lisco.
Alessandra Clama non è più tra noi.
Lo svantaggio di essere immortali, è che sconti la pena di veder andarsene la gran parte delle persone alle quali hai voluto bene.
Alessandra Clama è stata una di quelle, nonostante a me sia toccato di conoscerla solo dopo il terribile incidente stradale che ne ha condizionato tanto pesantemente la giovane esistenza.
Eppure, anche nella triste occasione, la possibilità di conoscere la mamma Donatella “The Rock” De Bernardi, i fratelli Daniele e Davide, gli amici (quelli veri…) e i membri dell’Associazione Alessandra sempre pronti nello stringersi assieme per aiutare i meno fortunati, è stato per un cinico professionista come me, un’oasi di pace in mezzo al deserto.
Avrei potuto fare di più, dedicare più tempo alla causa portata avanti con tanta forza dai suoi cari ma sono nato pigro, fankazzista ed egoista, tutti “meriti” di cui mi vanto senza gloria.
Però so che quel poco che sono riuscito a regalare ad Alessandra, il minimo sindacale di presenza fisica e collaborazione professionale che Donatella mi ha fatto l’onore di lasciarmi prestare alle nobili cause intraprese dall’Associazione e la stima che credo la famiglia abbia nei miei confronti, mi basta per sentirmi bene, più leggero e in pace con me stesso.
Addio Ale, adesso stai in un mondo migliore, angelo tra gli angeli, finalmente libera di tornare a essere quella splendida ragazza che io non ho fatto in tempo a conoscere, perdendomi la tua gioia di vivere.
Mi unisco al dolore di Donatella, Daniele, Davide, Gianmarco e tutti quelli che ti hanno voluto bene, fino alla fine.
Ci mancheranno le tue feste a Terzo, le mille mila iniziative realizzate da quel tornado di tua madre, la scappata in panificio a comprare focacce, con la scusa di sentire le ultime.
Ci mancherai tu.
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