RENATO BONALDO DETTO “L’AMMAZZALISTE”…

di Raffaele Lisco.

Ultimo articolo prima del silenzio elettorale. Dedicato a Renato Bonaldo detto “l’Ammazzaliste”…

Per tutta la campagna elettorale in corso, ho imposto alla Lista Civica per la quale ho prestato la mia opera di Comunicatore, l’obbligo a stare molto lontani dal facile insulto nei confronti degli avversari concorrenti alla carica di prossimo sindaco di Grado.

Pensavo di esserci riuscito, anche grazie al fair play condiviso con Dario Raùgna e Claudio Kovatsch (meno dalle tifoserie collegate) e credevo di aver concluso il mio lavoro con l’articolo odierno sulla scorrettezza de Il Piccolo.

Invece, lo screenshot ricevuto da uno dei miei informatori (vedi a lato), stupido commento del “portabandiera” di Forza Italia Grado, Renato Bonaldo, mi obbliga alla doverosa replica, se non altro per essere stato tirato in ballo personalmente da chi battezzato sull’isola come “Ammazzaliste”

Il “fastidio” del dover leggere sciocchezze in libertà, parole scritte da uno che è riuscito sistematicamente a far perdere qualsiasi lista nella quale si è iscritto come candidato (…), non può che conseguire a una risposta adeguata a un analfabeta della politica (portasfiga) noto unicamente per la sua distanza dalla realtà sociale, economica e amministrativa della nostra città.

Sorvolando sul fatto che se oggi il nostro “statista” ricopre il ruolo di rappresentante locale del partito di Berlusconi, è solo perchè grazie al mio lavoro di “mentore” nei suoi confronti, gli ho regalato quella visibilità indispensabile per diventare il sostituto di Roberto Marin (…), curioso e specioso, quindi, sentirlo guaire sul mio ruolo a sostegno di Maurizio Delbello. Il Bue che dice cornuto all’Asino…

Colpevole di avermi fatto salire la “carogna”, ora tocca a Bonaldo assumersi la responsabilità di giustificare il motivo per il quale è candidato dentro una coalizione all’interno della quale far emergere il sospetto di “inciucio”, “intrallazzo”, “accordo” e “opportunismo” di bassissimo livello, decisamente non conviene.

Sarebbe troppo lunga la lista dei suoi “superiori” pronti a tradire per una “presidenza” Git (inutile fare nomi e cognomi…), compari protagonisti di “ricettività diffusa” lagunare dal sapore tipico del contributino pubblico “grampa & scampa”, “colleghi” di sinistra/destra attori della demolizione di strutture pubbliche “sanitarie” tipo Ospizio Marino, usciti dal rinvio a giudizio solo grazie al pagamento di cifre importanti “salvagalera” e altre tipologie banditesche sulle quali non perdo nemmeno tempo a ricordare, ai cittadini di Grado, tutti i fatti & misfatti sui quali è meglio calare il silenzio.

Suggerirei a uno che da sempre mi gironzola attorno, letteralmente terrorizzato dal doversi leggersi su questo blog (e di argomenti ce ne sarebbero una vagonata…) ma talmente sciocco da cercarsela da solo (…), di pensare alla sua gara, evitare il commento conseguente allo smodato uso di shampoo ammazza neurone (l’unico, solo e sperduto dentro il testone ForzaItaliota…) e correre a Barbana ad accendere un candelone di due metri di altezza, per scongiurare il pericolo che il centro destra perda anche queste elezioni amministrative…

L’ennesima conferma che la sua presenza in una lista porti più sfiga di uno specchio rotto da un gatto nero mentre passa sotto una scala (…), sarebbe la sua definitiva tomba politica, ammesso e non concesso che qualcuno consideri Renato Bonaldo una “risorsa” utile per la causa.

Concludo (e mi prendo “ferie” fino a dopo le elezioni…), rispondendo alla domanda che si pone “l’amico” di Bonaldo: se dovesse vincere Maurizio Delbello, chi sarà sindaco non è un problema suo, tanto avrà parecchio da fare nel cercare un buco dove andare a nascondersi.

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