di Raffaele Lisco.
Corre l’obbligo della doverosa RETTIFICA su quanto da me scritto erroneamente nell’articolo di ieri.
Ieri, 6 ottobre c.a., avevo pubblicato il mio personale commento sulle “dichiarate” dimissioni da Consigliere di Maurizio Delbello, candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative di Grado con la Lista Civica “Amo Grado”.
Evidentemente, devo aver capito male quanto concordato in fase di apparentamento con Elisabetta Medeot, ovvero la decisione dello stesso Delbello di non entrare in Consiglio, nel caso il seggio disponibile fosse stato solo uno. Probabilmente, troppo confuso mentalmente (…), mi sono immaginato un film tutto mio, convinto di aver sentito con le mie orecchie quanto spergiurato da chi oggi nega di averlo detto…
In risposta al mio delirio tossico nel merito, Maurizio Delbello ha scritto:
Buongiorno a tutti non mi sono dimesso da consigliere comunale , il comitato di Amo Grado riunitosi ieri sera all’unanimità mi ha chiesto di rimanere e rappresentare la ns. lista civica nel comune di Grado , ed io ho accettato per un periodo da definire , unico che a ESAURITO il proprio incarico di “ex Responsabile della comunicazione “ e proprio il sig. Raffaele Lisco che da ieri non può più parlare o scrivere a nome della lista civica Amo Grado – Maurizio Delbello“.
Sorvolando sul solito “itagliano” tipicamente “Delbelliano”, espressione scritta e verbale (lasciata volutamente “testuale”, senza correzioni, alta prosa per la quale la punteggiatura e i verbi sono solo un “fastidio” inutile…) di un candidato per il quale per tutta la durata della campagna elettorale, ho inzuppato di sudore mille mila camicie, tentando (inutilmente) di correggerne la sintassi analfabeta (…), solo grazie ai Socials ho avuto l’informazione di essere stato “esonerato” dal mio incarico.
Detto questo, giusto per segnalare all’amico Delbello di essere andato leggermente fuori strada (…), mi si permetta di precisare alcune inesattezze:
- la richiesta di assumere il ruolo di “responsabile della comunicazione” della Lista Civica “Amo Grado”, è stata fortemente voluta dal Comitato Fondatore e non certo dal sottoscritto.
- l’incarico in oggetto, è cessato per mia volontà e a mezzo comunicato scritto ai soci, in data 30 settembre c.a., di conseguenza, Delbello non “esonera” una beata cippa…
- logo della Lista, grafiche, diciture, impostazione e creazione del materiale promozionale (grazie all’indispensabile collaborazione e pazienza di Miriam Corbatto – Magenta Design), sono state di mia esclusiva realizzazione e tutt’oggi protette dal Diritto d’Autore di mia proprietà…
- la riunione del Comitato citata dal confuso Delbello, incontro nel quale egli avrebbe ottenuto dai soci la fiducia dichiarata, non ha visto la presenza del sottoscritto (membro effettivo) nè di quella di Elisabetta Medeot, candidata vicesindaca. Sentiti altri tre membri del Comitato, tutti hanno confessato di non aver dato nessuna “patente” a Delbello…Difficile credere in una “unanimità” dichiarata unilateralmente dal “fulgido”.
- la decisione di dimettersi da Consigliere, come scritto nell’articolo contestato, è inconfutabile, attese le testimonianze di quanti l’hanno sentita dichiarare da Delbello con le proprie orecchie…
Tuttavia, siccome è scioccamente inutile perdere tempo con chi pensa di avere a che fare con suoi simili (…), prendo atto della “retromarcia” proferita dal Consigliere deciso a rimanere attaccato alla poltroncina come la cozza sullo scoglio (…) e non posso che scusarmi con i miei affezionati lettori per aver pubblicato una NOTIZIA INESATTA che, oggi, mi vedo costretto a rettificare.
A mia parziale discolpa, posso solo chiedere comprensione per l’ennesimo errore commesso (in buona fede) dell’aver supportato l’ultimo somaro, in ordine temporale, iscritto nella mia lunga lista di “miracolati” senz’arte ne parte.
Ormai, si è capito, non imparerò mai…
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