di Raffaele Lisco.
Inizia oggi la Rubrica “I Trombati”, ovvero quelli che non ce l’hanno fatta alle elezioni amministrative del Comune di Grado.
Decisamente, difficile contestare il fatto che il partito di Sergio Bini, Progetto FVG, non goda di grande consenso nel Comune di Grado. Dopo la sciagurata esperienza dell’ex referente locale Maurizio Delbello, la scelta di puntare sul presidente Ascom Grado, Luis Fumolo, si è rivelata un fallimento totale.
Progetto FVG, sceso in campo in coalizione con l’UDC (per riuscire a presentare almeno una lista…) a sostegno del candidato sindaco Claudio Kovatsch, nonostante il plebiscito popolare che ne ha decretato la vittoria per distacco sui “civici” del “fu” (politicamente) Dario Raùgna, non è riuscito a eleggere nemmeno un consigliere di maggioranza.
L’accoppiata UDC – ProgettoFVG, ha incassato la notevole somma di 109 (centonove) preferenze totali, segnando uno zero spaccato nella casella dei Consiglieri eletti, nonostante il candidato Fumolo abbia ricevuto 47 preferenze personali, ovvero il 45% circa del totale dei voti presi dalla somma delle due liste…
Poco hanno aiutato i fallimenti di Alessandro “Ciancio” Marchesan (UDC) che ha raccolto “ben” 9 (nove) voti, stessa cifra presa da Fabio Bredeon (UDC), parente povero del maggiormente piaciuto nipote Giovanni Battista che, in quota Fratelli d’Italia, ne ha guadagnati 47 (quarantasette). Entrambi prossimi “trombati” da pubblicare…
Brutto colpo per Sergio Bini, assessore regionale al Turismo e Attività Produttive, ovvero colui dovrebbe essere il fautore dell’inizio della realizzazione del Nuovo Polo Termale tanto atteso dai gradesi. Evidentemente, il cavallo di battaglia utilizzato dalla coalizione di centro destra per raccogliere i consensi degli isolani, non è stato sufficiente per mandare al governo il nuovo pupillo del presidente Bini.
Facile prevedere che il trombato Luis Fumolo verrà recuperato con un assessorato “esterno”, se non altro per permettere al partito di cui referente sul territorio, di dare rappresentanza governativa a Progetto FVG, nella maggioranza del sindaco Kovatsch.
Per quanto conosco Sergio Bini e la sua predisposizione al “Risiko”, espressione della conquista di “bandierine” elette nei Consigli Comunali dove Progetto FVG vuole essere presente, grazie agli acquisti strappati ad altri partiti (…), non accetterà la penalizzazione figlia dell’esclusione dai posti che contano per assenza di voti. Di conseguenza, un rimedio (tipicamente politico) andrà trovato, a qualsiasi costo.
Probabilmente, Luis Fumolo sarà il primo protagonista (a sua insaputa) della lunga lista di “ordini” imposti dall’alto, per i quali i “regionali” hanno puntato sulla figura “competente” del Bravo Ragioniere de Tavagnàc.
Nulla di personale, atteso il massimo rispetto per la persona dell’amico Luis ma dubito si potrà parlare di Nuovo Polo Termale, senza una rappresentanza in Consiglio dell’uomo di Bini…
Sarà il tempo a confermare, o smentire, la mia “profezia”.
®RIPRODUZIONE RISERVATA.