A GRADO INSEDIATA LA “GIUNTA SERRACCHIANI”…

di Raffaele Lisco.

Finalmente, a Grado, il PD ha riconquistato il Comune ex civico

Bisogna riconoscere che la strategia politica della sinistra FVG, studiata a tavolino per ottenere il governo dell’isola, ha funzionato in modo eccellente.  Il metodo “WIN/WIN” per turlupinare un centro destra regionale troppo impegnato a non scomparire nei sondaggi, scelto presentando un candidato di facciata (Dario Raùgna) e uno “di famiglia” (Claudio Kovatsch), ha consegnato la città a chi doveva andare, con buona pace di quei giuggioloni dei “graisàni”…

Solo un imbornito lagunare riuscirebbe a non vedere il gigantesco trappolone nel quale sono caduti gli “ssssienziatti” della Lega, Fratellini Italiani, ForzaItalioti e Biniani (trombati). Convinti dal “Presidentissimo” (Max Fedriga) o meglio, dai “portaborse”, a comprarsi Roberto Marin per favorire Claudio Kovatsch, scientemente o ingenuamente, hanno fatto di tutto per regalare agli uomini di Deborella la nostra località turistica.

Inutile ricordare chi sia Claudio Kovatsch e da dove provenga, ormai si è già detto e scritto ovunque da quale cappella politica sia uscito, quindi transeat. Al Ragioniere Capo, ometto spedito da Roma per diserbare qualsiasi rigurgito di destra sul territorio gradese, oggi si aggiunge il “compare” avv. Dario Danese (nella foto assieme agli amici) un laureato in Giurisprudenza (non ingegnere come scritto malamente dai bravi giornalisti…) figlio della stessa nidiata promossa e poi pensionata da Deborella nostra.

Il brillante Dirigente Regionale, gemello di Nonno Nanni per età (classe 1950), titolo accademico, esperienze professionali, stipendi e prebende ma, soprattutto, per il cumulo di presidenze, amministrazioni e consigliature assortite (ex aereoporto, marine, RSA, partecipate, ecc.), tutti “meriti” acquisiti grazie alla pendenza a sinistra, sbarca anch’egli a Grado, noto territorio di conquista per foresti opportunisti e arzilli “pensionati”.

Magari non sempre tutto funziona alla graisana e può succedere di inciampare nella classica “tagliola” che interrompe i sogni di gloria dei “bravi dirigenti”. Un po come sta succedendo ad Agostino Maio, l’ex Segretario di Debora Serracchiani (toh!), primo consigliere di Kovatsch ed ex vice di Furio Honsell all’Università di Udine. Indagato per “corruzione” nell’indagine da 35 milioni di euro del caso Bioner SpA e Green Project srl, l’amico Ago sarebbe accusato di essersi “accattato” una porzioncina da 18 mila euri. Tutto “presunto” naturalmente, per adesso.

A nulla sono servite le quintalate di parole pubblicate su questo blog (ma non solo…), per cercare di avvisare gli elettori di Grado di riflettere molto bene dove stessero andando e chi avessero nominato come loro Nuovo Messia dell’isola. Legittimo scegliersi chi ci pare ma, almeno, un minimo di conoscenza REALE di chi vai a eleggere sarebbe utile, per non iniziare, dopo, il piagniucòlio tipico graisano sul “…furlàn che ne ruba l’orto…”.

Tranquilli, hanno appena cominciato, vedrete quanti “altri” ne arriveranno per spartirsi le miliardate “europee” gentilmente promesse dal PNRR. Roba per professionisti, quelli che sanno far di conto (a proprio favore).

Per gli “inferiori” isolani, basta e avanza un bonifico mensile pari al salario di un operaio specializzato, la poltroncina che “eleva” e l’illusione di essere “qualcuno”.

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