di Raffaele Lisco.
Riprendiamo la Rubrica “I Trombati”. E’ il turno dei Bredeon, Fabio, Daniele & Giovanni Battista.
The Bredeon’s, ovvero la Famiglia Bredeon, si compone principalmente dei due fratelli Fabio e Daniele, la sorella Patrizia, consorti e compagne varie, più la New Entry del figlio di Daniele (e nipote di Fabio), il “giovane” Giovanni Battista.
Discendenti del papà Lino e mamma Italia, la coppia Fabio e Daniele moltiplica quanto realizzato dai genitori, arrivando alla proprietà di pontili nautici, alberghi, residence, appartamenti e altre tipologie d’investimento. Da bravi “furlani”, invece di andare per osterie come tutti i graisàni, accumulano fieno in cascina, giorno dopo giorno, fino a raggiungere un notevole patrimonio familiare.
Grandi lavoratori, fissi sul pezzo e dotati di sufficiente fiuto imprenditoriale per i buoni affari, zitti zitti si posizionano tra le persone più in vista sull’isola, anche se, intelligentemente, fanno poco parlare di sè e, soprattutto, evitano ambienti imbarazzanti e luoghi dediti alle “ciacole” senza importanza, dove chi non è nessuno si vanta a sproposito…
Conosco da una vita Fabio e Daniele Bredeon, fin dai tempi lontanissimi del Collegio Dante a Gorizia, luogo dove sono riuscito, in combutta al resto del peggio della rappresentanza gradese mascherata da “studenti” del 5° anno del Liceo Scientifico Michelangelo Buonarroti, a combinarne di cotte e di crude. Potrei raccontarvi tante storielle divertenti sui Bredeon’s adolescenti ma mi spiacerebbe distruggergli la reputazione tanto faticosamente costruita nel tempo…
Ebbene, se Fabio Bredeon, storico democristiano figlio (politicamente) di Leonardo Zappalà, Dino Lubiana e il detronizzato on. Compagnon, le sue soddisfazioni “elettive” le ha ottenute, sia dentro il Comune di Grado (assessore), sia come Consigliere della GIT S.p.A., il fratello Daniele (l’architetto con fregole “artistiche”) ha sempre preferito stare ai margini della politica politicata e lavorare sodo alla costruzione di solidi muri che, si sa, per un “furlàn”, sono una granitica certezza.
Tuttavia, anche per agevolare il nipote Giovanni Battista, un bravo ragazzo (in realtà ometto ma, ormai, alla mia età, sotto i 50 sono tutti “ragazzi”…), questa volta lo zzzzzio Fabio si è rimesso in gioco e riesumata la vecchia DC (UDC), in coalizione con ProgettoFVG (chi?), è sceso in campo per sostenere la Coalizione Kovatsch, mentre Giovanni Battista ha partecipato nella stessa, in quota Fratelli d’Italia Grado.
Per amor di precisione, giova ricordare che la Famiglia Bredeon è stata colei che ha messo a disposizione la location (Hotel Sanremo) dove la coalizione aveva tenuto le sue riunioni massoniche per tutto l’inverno 2021 e dove fu stilato quello che rimarrà il “Patto del Sanremo”, ovvero la decisione dei rappresentanti locali (e provinciali) di FdI, Lega e Udc di far fuori Roberto Marin e Forza Italia, a favore della candidatura di Kovatsch.
Da quel famoso “patto”, i leghisti Marizza e Tirelli ne sono usciti umiliati dal loro stesso partito, il Meloniano Clama si è autoeliminato e dei Bredeon (zio e nipote) oggi rimane solo un ricordo. In compenso, di quelli che avrebbero dovuto “purgare” (i Berluscones), Renato Bonaldo oggi è assessore (al nulla ma sempre assessore..) e Roberto Marin frigge sulla graticola aspettando (e sperando) che Lovato gli lasci la poltrona “insanguinata” dimettendosi dalla GIT S.p.A. Non male per chi sarebbe dovuto rimanere “escluso”…
Onestamente, a me Giovanni Battista Bredeon non sarebbe dispiaciuto vederlo seduto in Consiglio Comunale, credo che la stoffa ce l’abbia (anche se in politica alle volte è un handicap…), peccato che i suoi 47 voti “fascisti” non siano bastati che a farlo risultare 5° della Lista di FdI, dopo Ritossa, Ronchiato, Borsatti e perfino Sarah Cinciripini.
Ha vinto la riffa interna Roberto “Busto” Borsatti (vicesindaco), nonostante sia arrivato dietro a Ritossa (Consigliere) e Ronchiato (sgradito) ma questa è un’altra storia che “Tubetterò” (…) in una prossima puntata…
(to be continued…)
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