di Raffaele Lisco.
La lunga lista dei “trombati” alle ultime elezioni comunali di Grado, si arricchisce con l’ingresso di Alessandro “Ciancio” Marchesan.
In attesa dell’arrivo di notizie interessanti dalla nuova amministrazione di Claudio “Biden” Kovatsch, fatto che (per il momento) langue nel silenzio più assordante (…), proseguiamo con la nostra gradita Rubrica “I Trombati”, pubblicazione che sta piacendo molto ai miei affezionati lettori, regalando numeri di contatto importanti a questo blog irrispettoso, diffamatore e “non letto da nessuno…”.
Alessandro “Ciancio” Marchesan, è un’altra di quelle persone che conosco da una vita, fin dai tempi in cui mi toccava fargli da “tutore” nel meraviglioso mondo dell’illegalità. Fortunatamente, all’epoca, messa la “testa a posto” (si fa per dire…), il ragazzo, abbandonate le “cattive compagnie” (…) si è dato una regolata e una ripulita, è entrato a lavorare in Comune ed è diventato un membro importante del volontariato locale.
Da Presidentissimo della Sogit Grado, ormai riconfermato da una vita, bisogna riconoscergli moltissime azioni benefiche degne di merito, soprattutto in collaborazione col nostro mai troppo compianto amico Filiberto (Fili) Bellucci, referente ADMO poi sostituito dal figlio dopo la sua mai dimenticata scomparsa.
Devo confessare di essere stato molto critico, negli anni, sull’opportunità della Sogit di occupare spazi poco consoni alla mission originaria, scegliere di pendere maggiormente verso il settore ludico – organizzativo (“leccando” il sindaco di turno…), piuttosto che destinare maggiore impegno e risorse al volontariato di soccorso. Impressione personalissima e circoscritta nel perimetro della critica singola, vista l’inutilità dei miei commenti.
Tuttavia, in tutti gli anni da presidente della Sogit Grado, va riconosciuto al Marchesan di essere stato capace di sensibilizzare tutte le amministrazioni, sia di destra che di sinistra e pure “civiche”, implementando il numero di mezzi dell’associazione e tenendo viva la partecipazione volontaria locale.
Se “Ciancio” si può tranquillamente assolvere come Primo Rappresentante dell’associazione che presiede, altrettanto certa è la sua negazione per la politica attiva. I gradesi hanno perso il conto di quante volte il nostro “Carnevalista” si sia candidato a una elezione, riuscendo a non vincere MAI.
Comunali, Provinciali e Regionali, sempre sotto il simbolo della “fu” Democrazia Cristiana, indifferentemente alleato con le destre e/o con le sinistre, sono stati i tentativi (falliti) del nostro Alessandro per riuscire a conquistare una poltroncina, altrimenti guadagnata dalle peggio “capre” locali.
Una bella umiliazione vedersi superato dalla qualunque, pur avendo il potenziale “vantaggio” di essere straconosciuto sul territorio, comandare un’associazione importante e avere la possibilità di gestire contributi pubblici consistenti, grazie alla capacità di essere “funzionale” a qualsiasi amministrazione.
Trombato brutalmente anche questa volta, per manifesta inesistenza della Lista nella quale ha prestato la faccia, composizione talmente scarsa da non riuscire nemmeno a mandare un proprio rappresentante in Consiglio Comunale (…), sicuramente saprà rientrare dalla finestra grazie al suo ruolo nella Sogit, strappando al sindaco “ragioniere capo” Kovatsch, tanti bei soldini per organizzare manifestazioni assortite per il Bene del Paese.
Tanto, tra “Democristiani” ci si capisce al volo…
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