VACCINI – IN ITALIA IL “TROMBO”, IN AUSTRIA SI “TROMBA”…

di Raffaele Lisco.

La differenza tra vaccinarsi in Italia e farlo in Austria? Moltissima

Come vi ho già raccontato fino alla nausea, sono arrivato alla terza dose di vaccino già da ottobre. Obbligato per motivi clinici, a differenza di qualche imbecille locale che si aggrappa al metodo tipicamente gradese di vomitare insulti infantili (…e tu?…), per tentare di spostare l’attenzione da se stesso (…), venire a conoscenza del tipo di “incentivi” Austriaci proposti dal Governo locale per convincere i cittadini a vaccinarsi, mi sta procurando grande rammarico.

Non c’è niente da fare, in Italia siamo sempre indietro rispetto alla “creatività” estera. Uno Stato bacchettone, democristiano, cattolico e ancora incrostato dai tabù sessuali che da secoli avvelenano la vita degli Italiani (salvo sfogare i più torbidi impulsi di nascosto…), obbliga il popolo a perdere le migliori occasioni di libertà e lo dimostra pubblicamente nelle sedi preposte (vedi Legge Zan…).

Uscito da pochi giorni dall’ospedale, obbligato da ricoverato, per cause mediche, a “indossare” marchingegni utili a rendere meno invasivo il prelievo sanguigno quotidiano per le analisi del caso, quello che ne ho guadagnato è stata la conseguenza dell’effetto collaterale occlusivo della vena interessata, quello che in “medichese” si chiama “trombo”. Tre mesi di Eparina (da oggi fino a febbraio 2022…) da inoculare attraverso iniezioni addominali, tanto per non farsi mancare niente

Così, mentre ormai ho aggiunto (anche) il “trombo” al curriculum personale,  casualmente l’occhio cade sulla notizia pubblicata dall’Agenzia Adnkronos, informazione che racconta del metodo scelto dal governo Austriaco come “incentivo” alla vaccinazione, spinta riservata (immagino) ai maschietti d’oltreconfine.

In Austria, se ti vaccini contro il Covid 19, lo Stato ti regala una mezz’oretta sana sana di “coccole” aggratis a mezzo professioniste del settore. Esattamente al contrario del “trombo” italiano, la krukkeria da noi tanto sbeffeggiata come “burina”, offre gratuitamente la “tromba”(ta) sicuramente gradita dai fruitori autorizzati.

Ad averlo saputo prima (…), avrei cercato qualsiasi sistema per riuscire a trasferire il mio turno di vaccinazione oltre Tarvisio, avrei tentato perfino d’imparare qualche parola di tedesco e mi sarei dichiarato “alto, biondo e con gli occhi azzurri”. In caso di necessità estrema, per essere più credibile, avrei pagato Thomas Soyer per accompagnarmi…

Tre vaccini, tre “trombate”, evento che non mi succede dal lontano Capodanno 1989, ultima data utile certificata conseguente il concepimento di mia figlia nata nel settembre 1990. Solo al pensiero dell’opportunità perduta per colpa di Speranza, Riccardi e Poggiana (…), mi verrebbe voglia di andare a cercarli, per chiedere la giusta compensazione (a spese loro) della quale sono stato ingiustamente privato.

Ironia della sorte, c’è sempre il solito fenomeno che t’invita a riflettere su quanto siamo stati “fortunati” a essere nati in Italia, confrontando la nostra nazione “evoluta” con l’Africa Nera o altri luoghi dove, effettivamente, la sopravvivenza è una lotta quotidiana.

Non mi lamento di essere Italiano, tanto meno invidio i mangiakartoffeln, non almeno fino a quando vinco il “trombo” e perdo la “tromba”.

In questo unico caso, sono pronto a gridare a squarciagola Viva l’A e pò bon…

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