di Raffaele Lisco.
Cambiano le amministrazioni ma l’allegra gestione di Casa Serena non finisce mai.
La casa di riposo “Casa Serena” di Grado (RSA), struttura gestita dalla Cooperativa KCS CAREGIVER COOPERATIVA SOCIALE A R.L., risulta sotto la conduzione della dipendente comunale Laura Zuppet, nominata direttrice in Zona Cesarini (…) dalla passata amministrazione targata Dario Raùgna.
La fondamentale struttura pubblica, luogo dove gli anziani isolani (e non) dovrebbero trovare sicurezza, assistenza e conforto, continua a essere oggetto di contagio da Covid 19, nonostante i responsabili sanitari spergiurino la massima garanzia di controllo e rispetto delle procedure obbligatorie, l’osservanza delle salvaguardie mediche imposte a chi in contatto con le fragilità conseguenti a particolari patologie cliniche aggravate dall’anzianità anagrafica.
Personalmente coinvolto dal rapporto di parentela con una degente della struttura, ho pubblicato, fin dall’inizio della pandemia (2019), il dettagliato racconto sulla scellerata gestione dell’ex assessore alla Sanità Claudio Gaddi, le incapacità dimostrate dal “fu” sindaco Dario Raùgna e le allegre funzioni di alcuni dipendenti (non tutti, naturalmente) della Cooperativa appaltante.
Una gestione, quella della deposta amministrazione, improvvisata, confusionaria, approssimativa e molto lontana da quella che si sarebbero aspettati i parenti e familiari degli anziani ricoverati. Nessuna miglioria, obblighi assurdi e la mancanza del minimo sindacale del buon senso che differenzia il “burocrate” appeso alla circolare, dal collaboratore duttile, sensato e vicino alle esigenze dell’anziano.
Cambiata la “testa” Municipale, purtroppo la situazione di Casa Serena è rimasta invariata, nuovamente ostaggio del contagio importato dai lavoranti esterni, la reiterazione del funzionamento “statalista” fatto di compartimenti stagni e la continuazione delle medesime negatività subite dal paziente del tempo di quando i criticati erano quelli che adesso si vendicano a mezzo stampa…(vedi foto di testa articolo).
Insomma, che comandi la destra o la sinistra, sia sindaco uno spaccone pelapatate o un “competente” ragioniere capo, di origine gradese patòca o furlàna de Tavagnàc, per chi sepolto dentro Casa Serena e per i suoi cari, entrambi obbligati alla distanza parentale a causa della scarsa prevenzione comunale contro il covid, la musica è sempre la stessa.
Esaurite le parate trionfali del nuovo sindaco e le regalìe culinarie utili per comprarsi il consenso di chi facilmente raggirabile con mezza porzione di bòreto (…), è scaduto il tempo della fuffa e sarebbe anche ora di lavorare con giudizio, sempre se in grado di esserne capaci…
Del resto, a capo dell’assessorato di riferimento(Sanità – Servizi Sociali – Famiglia, più “spiccioli” Europei…), il sindaco Kovatsch ha piazzato nientepopodimeno che una “Senatrice” della Repubblica, tale Raffaella“Fiormaria” Marin, peones della politica della Lega che, anche se ultima della classifica in ordine d’importanza, è comunque pur sempre una rappresentante parlamentare più influente di un blogger qualsiasi (forse…).
Infatti, giusto per smentire quanto sopra (in fatto di “importanza”…), molto più comodo mettere un bel lucchetto al portone di entrata e di uscita della RSA, condannare (anche) mia suocera a non vedere le figlie e i nipoti, negare ai reclusi l’indispensabile ora d’aria “fuori dal carcere” e per chi può, togliere un’eccezione golosa al rancio “ottimo e abbondante” passato dalla cooperativa.
Di più, come atto di disprezzo finale, invece di collaborare tra eletti per dare conforto agli anziani, giustificare il pagamento della sanguinosa retta mensile e andare a letto con la coscienza a posto (…), i politichini trombati e i nuovi eletti di minoranza e maggioranza, si baloccano nel rimbalzarsi le responsabilità, come se avessimo già dimenticato oltre cinque anni di dilettantismo Raùgnico e accettassimo di subire altrettanto, in anticipo, da parte dei nuovi.
Credo che la misura sia colma, direi che trastullarsi sulla pelle “vissuta” dei nostri vecchi per bullarsi a vanvera o, peggio, vantare la presidenza del solito Comitato dei Deficienti (…) inutili come un herpes sul labbro il giorno prima della festa, sia una pratica ignobile da smettere immediatamente.
Nuovi e vecchi amministratori, cerchino di mostrare maggiore rispetto e considerazione per chi è nato prima di loro (Kovatsch escluso…), vedano di provare a guadagnarsi la paghetta recentemente aumentata (…), se non altro per non essere costretti a sputarsi in faccia da soli al mattino, davanti allo specchio.
Prima che venga in mente di farlo noi, “dal vivo”, parenti esasperati degli “ospiti” (paganti) di Casa Serena…
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