di Raffaele Lisco.
Nessuna novità sulla cantierizzazione del Nuovo Polo Termale di Grado. In compenso…
Nella foto di testa articolo, si può vedere la triade “regionale” protagonista dell’incontro tenutosi presso il Municipio di Grado in data 22 novembre c.a. Anche se “mascherati”, si riconoscono il neo sindaco Claudio Kovatsch e gli assessori regionali Graziano Pizzimenti e Sergio Bini.
L’appuntamento dei referenti regionali con la giunta isolana, aveva come oggetto il Nuovo Polo Termale di Grado, argomento insanguinato da riprendere al più presto possibile, se non altro per dimostrare agli elettori gradesi che, quanto spergiurato dal centro destra in campagna elettorale, sarebbe stato onorato dai “competenti”.
Indispensabile la solerte pubblicazione della foto di gruppo sui Social, per dimostrare l’avvenuto dialogo tra Comune e RegioneFVG, quanto meno per sottolineare (nemmeno troppo velatamente), che quegli straccioni di “civici” targati Dario Raùgna (e Partito Democratico…) non avevano più titolo per ostacolare l’avvio dell’importante cespite turistico.
Molto bene, peccato che la notizia uscita dall’inevitabile “marchettone” politico, invece di avere come oggetto la dichiarazione d’inizio lavori del Nuovo Polo Termale di Grado (nel riquadro sottostante il video promozionale del progetto), si sia “accomodata” nell’annuncio relativo all’investimento di parte della posta destinata all’atteso progetto turistico (cinque milioni di euro…), per “aggiustare” l’esistente e improduttivo Palazzo delle Terme a gestione GIT S.p.A.
Danari buoni, per carità, sempre meglio che niente, tuttavia, a mio modesto parere (non richiesto), forse i gradesi si aspetterebbero di vedere iniziato un progetto che, ormai, è diventato più “elastico” della Tela di Penelope, opera tessuta di giorno e smontata di notte…
In qualità di Scemo del Villaggio, ruolo ben diverso da quello dei “kompetenti” eletti (…), con cinque milioni di euro di anticipo, avrei realizzato il II° Lotto del Parco Acquatico e avrei dotato entrambi (I° e II° lotto) di copertura mobile, in modo da sfruttarne l’esercizio anche durante la stagione invernale…
Aver creato un Comitato Indipendente apposito, non è servito a nulla. Averne assunto la Presidenza, con lo scopo di spingere la politica alla realizzazione dell’opera pubblica e aver aperto un’associazione considerata meno di niente, solo per non aver inserito nel direttivo qualche trombone locale (…), ha infastidito chi ne voleva assumere la paternità. Del resto, la “kompetenza” la decidono i nominati, quindi inutile sorprendersi.
Vista con gli occhi del criticone cinico e diffamatore (…), la “discreta” calata sull’isola degli assessori regionali alle Infrastrutture (Pizzimenti) e Turismo (Bini), assomiglia più a un “brodino” riscaldato (in favore di telecamera…), per addormentare i lagunari rifilando loro il solito pannicello caldo, distrazione utile a sviare l’attenzione dal bersaglio grosso, le Nuove Terme, quelle vere.
Dal basso della mia conclamata diffidenza della politica (…), prevedo che con il rilascio di ben cinque milioni di euro, soldi che non serviranno a rinnovare l’offerta turistica così come ce l’avevano venduta tutti gli imbonitori da Roberto Marin in poi (…), i politici potranno vendersi la giustificazione per ricordare ai gradesi che “…abbiamo appena speso milioni per voi…”, di conseguenza, “non c’è solo Grado”, “state umili” e “aspettate il vostro turno”.
Alla veneranda età di sessantaquattro anni compiuti, non mi sento così vecchio come dovrei, eppure, la mia sensazione è che non vedrò inaugurato il Nuovo Polo Termale.
Da vivo…
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