EDITORIALE – FATTI (MALE) CON LO STAMPINO…

di Raffaele Lisco.

Cambiano i personaggi ma il Circo di Grado non chiude mai(oggi andiamo lunghi, parla la Storia).

Con buona probabilità io sarò anche “incontentabile”, poco accondiscendente con le problematiche legate all’amministrare, troppo veloce nel sentenziare critiche e lanciare accuse sull’eletto (o nominato) di turno ma, sinceramente, fatico a credere che non ci sia su piazza gente più preparata di quella vista sull’isola da vent’anni a questa parte.

Se qualcuno dei residenti isolani è capace di convincermi, con i fatti, che le amministrazioni gradesi da Roberto Marin (compreso) in poi, sono state fautrici di modernità, crescita economica, strutturale, d’immagine, di cultura e hanno saputo governare col senso del “NOI” e non dell’IO (…), sono pronto a rimangiarmi questo Editoriale e a fare ammenda pubblicamente.

E’ vero che il mio giudizio non fa testo, ormai sono derubricato da “quelli bravi” al pari di un ubriacone, un tossico o, peggio, di un “diffamatore”, tuttavia, la realtà storica è un fatto difficilmente smentibile con la propaganda sparsa a piene mani dai vari “komandanti” che si sono succeduti durante il terzo millennio gradese.

Se devo immaginare degli esempi che vadano oltre la narrazione astratta, come dimenticare “Robertino” (Marin) che da sindaco di doppio mandato ha fatto molto ma ha anche lasciato sul territorio troppe macerie.

“Sciocchezzuole”, dimenticate provvidamente da un Magistratura complice per insabbiamento collettivo…Parlo dello stesso “fascista” accasato con Silvio per elezione regionale (…) ma capace di mandare avanti l’ex amico “Fioronzo” Facchinetti, Finiano DOC fino a quando non folgorato sulla via “civica” dell’altro ex Mariniano Dario “Bellodezzzzia” Raùgna”… Se dovessi valutare, ai giorni nostri, l’ex politico oggi trombato senza vasellina (…), direi semplicemente che “…voleva incularci e, invece, è stato deflorato dai suoi stessi amicici romani…”

Vogliamo parlare di Silvana Olivotto? Devo riesumare a forza la figura meschina di chi, di destra, si è svenduto alla sinistra pur di farsi eleggere sindaco di Grado, solo per fankulare il fenomeno di cui sopraLa signora avvocata ha ballato un paio di stagioni e poi si è fatta sfiduciare dal “Fulgido” Maurizio Delbello, roba da suicidio giapponese in stile harakiri…Brava nel riuscire a fregare Candotto, Franz e Rizzetto (responsabili di FdI – ndr) strappando un assessorato a Udine.

Possiamo dimenticare Edoardo Maricchio, quello che cantava da piccolo al Festival della Canzone Gradese “Vogio fà al sindaco de Gravo” e ci è perfino riuscito, grazie al supporto del suo Katastrofa Team©, (termine coniato dal sottoscritto) e fornitore degli odierni Consiglieri Ronchiato e Polo (Elisa), oggi ricicciati col Ragioniere Capo Claudio Kovatsch. Il mio amico Edy, è durato molto di più della sindaca antecedente (Olivotto), solo perchè il “trappolone” doveva essere più perfido, per mandarlo a casa, seriamente malato, a sei mesi dal termine del mandato.

Era la stagione di Dario Raùgna e i suoi “civici”, gente che, in opposizione, ha fatto venire il cancro al “magliaro” della Jaguar Bianca (…), ha utilizzato la qualunque (me compreso…) per massacrare il povero Edy e tutti i suoi compari di maggioranza. Talmente accaniti sul pezzo da riuscire a vendersi come “opposizione illuminata” e, in seguito, rubacchiare con la truffa popolare, tutta la posta alla competizione elettorale successiva.

Inutile ricordare i cinque anni del Cazzaro Lagunare, del BimboMinkia, la Beghina del Coro, Cicciobello Sparatutto, Fafà Ingenier e l’assessora “esterna” nominata dal Disabile Ciclato Trombato (dimenticata dopo un’ora dalla sua scomparsa politica). Indimenticabile la realizzazione dei parcheggi “intelligenti”, del Folpo della Rotonda, del “pontile congruo” (dove sarà finito?), gli editti polizieschi e le ciclabili ovunque.

E ancora, l’elegante epiteto (…) di “feccia”, affibbiato alla parte di gradesi sgradita ai “komunisti” di convenienza, il “fastidio” di dover amministrare dei “pescatori ignoranti” sputtanati dal loro sindaco nei talk show nazionali (…)  e la consapevolezza di non essere stati compresi, come erano sicuri di meritarsi, nella veste di Faraone con tutto il suo Circo di Pagliacci…

Adesso è il turno dei “competenti”, il solito gruppo di guitti riciclato dalle amministrazioni precedenti. Come in un cocktail da barman stellato, a parte l’Omo de Tavagnàc riverginato a destra (…), il resto del serraglio è composto dagli scarti della Storia Politica di Grado.

Borsatti? Ex Mariniano di ferro, oggi suo primo contestatore; Bonaldo? Il barbiere più trombato nella narrazione gradese, membro fondatore (…) del Comitato per le Nuove Terme di Grado, assieme al “presidente immaginario” della Git (quando non se li filava nessuno e mi pregavano di dargli visibilità…) e adesso che è assessore alle Varie ed Eventuali, fa finta di niente perchè si vergogna di appartenere a una associazione della quale sono il presidente, perchè è stata creata da me…

Elisa Polo? Lascio perdere perchè sono ancora in debito (con lei e la sua famiglia), per averla offesa ingiustamente a suo tempo ma sarà proprio il tempo a parlare. Ronchiato? Forse lo stesso che da assessore ai lavori pubblici con Maricchio ci ha regalato l’Anello Pedonale che però è una ZTL, che però sembra una camionale commerciale, che però ti rifila la multa con fotografia allegata?… Oppure quello trombato come assessore dai suoi Fratellini perchè da assessore Berlusconiano del Polo delle Libertà gli rideva in faccia? Che sia l’odierno spiaggino ristoratore gradese dall’ex bar “udinese” chiacchierato? Sarà sempre lui o uno che gli somiglia?

Mi fermo qui per motivi di spazio ma potrei andare avanti all’infinito, tanti quanti sono i “fenomeni” che i gradesi hanno miracolato senza nemmeno rendersene conto. Avremo tempo assieme di commentare le genialate della “senatrice” padana, l’analfabetismo del pensionato Consigliere Leone da Tastiera, già richiamato all’ordine dal suo idolo “moderato” (…).

Si parlerà molto della strategia “turistica” del “Non Solo Vicesindaco Meloniano” dalla frizzantezza pari a quella di una salma in decomposizione e tutti gli altri ai quali non voglio anticipare i celeberrimi “soranomi” inventati dallo Spione Capo e rimasti nella Storia, “simpatie” che troverò anche per loro.

Sono un “kreativo” professionista, non vi deluderò…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

 

 

Related posts