CONSIGLIO COMUNALE – DAJE, “KOMPETENTI” !…

di Raffaele Lisco.

Ancora in onda il Consiglio Comunale di Grado, abbiamo finora toccato con mano le “kompetenze” degli eletti, meriti millantati a vanvera…

Esilarante siparietto comico tra il sindaco Claudio Kovatsch, il “mulone rock” Segretario Comunale e il sindaco uscente Dario Raùgna, sull’opportunità legale di indire il Consiglio Comunale in forma “mista”, ovvero parte in presenza e parte in remoto. Il vulnus, nato solo per potere offrire l’opportunità alla Senatrice/Assessora Raffaella “Fiormaria” Marin di occupare due poltrone con un solo sedere (…), alla fine è stato bocciato sonoramente per l’illegale presenza in contemporanea dell’ubiqua parlamentare (…) a due assise

Sorprendenti le interrogazioni presentate dal Consigliere di maggioranza Adriano Ritossa, indignato per la vergognosa situazione nella quale versa il Cimitero di Grado e la pericolosa precarietà del Campanile della Basilica di S.Eufemia. Ascoltando le sacrosante accuse d’inerzia, poste all’assessore ai Lavori Pubblici dal puntuale Ritossa, la domanda da farsi è se il Consigliere di FdI sia in maggioranza o in opposizione…

Quando l’ex sindaco Raùgna ha tentato di mettere in difficoltà Kovatsch, domandando spiegazioni sulle critiche alla sua amministrazione sulla gestione della realizzazione del Nuovo Polo Termale, ovvero il nemmeno velato riferimento al blocco burocratico creato sotto la sua amministrazione (…), la risposta girata, per competenza, all’assessore ai Lavori Pubblici (Kovatsch “delega”, non si espone…), è stata una lunga lista di pipponi in “politichese” che non riporto.

La “sostanza” è che a Raùgna sono state mosse le accuse di non aver lavorato per arrivare all’obbiettivo (il Nuovo Polo Termale – ndr) ma di aver adottato un braccio di ferro con la RegioneFVG, con il mero scopo di favorire la propria parte politica, esercitando ogni mezzo ostativo per “sabotare” l’avvio del cantiere.

Affermazioni gravissime, una vera e propria denuncia di “terrorismo” politico lanciata palesemente contro i “civici” e, nello specifico, contro Raùgna, Fabris e Polo (Matteo). La maggioranza attuale ha pubblicamente e ufficialmente accusato la passata amministrazione di non aver voluto il Nuovo Polo Termale, così, a cuor leggero e senza tanti complimenti…Puntuale il riferimento al “buon lavoro” immediatamente intrapreso, dai nuovi governanti, certi di aver già rimosso gli ostacoli lasciati da Raùgna & C.

Naturalmente, il buon Dario, non ha mancato di lamentare con forza (rischiando anche il coccolone), la sua insoddisfazione per la velenosa risposta di Danese, ricordando che anche il sindaco attuale aveva votato FAVOREVOLMENTE alla delibera proposta durante la sua legislatura, circa la volontà del Comune di Grado di resistere alle pressioni dell’assessore Bini sulle “forzature” allo sblocco dei lavori.

L’interrogazione su Casa Serena presentata dal Consigliere Cicogna, non ha prodotto il risultato voluto, ovvero capire come sia stata gestita (male) la gravissima pandemia all’interno della RSA gradese. Di più, attesa la “presunta” notizia che alcuni Consiglieri e Assessori di maggioranza non siano stati vaccinati (…), pur astenendomi dal fare nomi e cognomi noti, non siamo riusciti a capire il perchè manchi la trasparenza nel merito, atto dovuto per rispetto delle normative Ministeriali, delle procedure sanitarie di legge e della corretta informazione alla cittadinanza.

Come mai per il comune cittadino vige l’OBBLIGO di possesso e l’esibizione su richiesta di regolare certificato vaccinale e per gli “eletti” no? Chi ci garantisce di non rischiare il contagio da Covid 19, stando vicino a soggetti che non possono nascondersi dietro a indifendibili giustificazioni da “privacy” ma sui quali nulla si sa?

Per adesso mi fermo qui, la seconda puntata a breve.

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