di Raffaele Lisco.
Abbiamo contattato Federica Sciarelli perchè ci aiuti a ritrovare lo “scomparso” Enzo Tirelli…
Non solo a Grado ma anche in Austria e su tutta la Laguna, le preoccupate ricerche del nostro concittadino Enzo Tirelli, da settimane, non hanno ancora dato alcun esito positivo. Ormai è dai primi di ottobre, esattamente dopo pochi giorni dall’esito delle elezioni comunali di Grado, che il nostro politico di spicco non dà prova della sua esistenza.
Abituati da sempre ai suoi simpatici rimandi “Social” nei luoghi deputati all’evacuazione degli accumuli intestinali (…), ormai assuefatti agli scontati inviti a imparare (da lui) come “fare politica” (almeno alla sua altezza…) e avvezzi al suo esclusivo modo di descrivere i suoi “amici” come “…il peggio su piazza…” (…), da quando la sua assenza si è fatta certezza, facciamo fatica ad abituarci al pensiero che tutto ciò possa essere solo un ricordo.
Dov’è finito “al dotòr” de la Padania? Chi sa che fine ha fatto uno dei più quotati esponenti del Mondo Politico isolano e isontino? Perchè la Lega, suo partito di militanza, non ha avviato una ricerca profonda per avere notizie del suo insostituibile “membro” (…) di partito?
Enzo Tirelli, uomo di spicco della Sezione Gradese della Lega Salvini Premier, ex assessore ed ex consigliere del Comune di Grado, è stato uno dei principali artefici dell’elezione a sindaco di Grado di Claudio Kovatsch (con lui nella foto insieme al presidente Fedriga).
Sua la firma a sottoscrivere, in nome e per conto del partito di Salvini, l’ormai “storico” Patto del Sanremo, occasione nella quale tutto il centro destra, locale e regionale, si era coalizzato sul nome del Ragioniere Capo, stroncando la candidatura, proposta dal sottoscritto, di Roberto Marin.
La grande esperienza dello “statista” lagunare (Tirelli), unita a quella dei suoi “colleghi” di Fratelli d’Italia, Udc e Progetto FVG, anche senza l’apporto della malvista Forza Italia (in seguito “digerita” a forza per ordine regionale…), è riuscita a raggiungere l’obbiettivo politico della riconquista del Comune di Grado, estromettendo i “civici” di Dario Raùgna, con un sonoro distacco di preferenze tale da far sparire nel nulla l’amministrazione uscente.
Eppure, nonostante l’apporto professionale di un Gigante della Politica quale Enzo Tirelli, la Lega non ha inteso premiare il suo discepolo come avrebbe meritato. Anzi, ha consentito la sua umiliazione, delegittimandone la figura a favore della “senatrice” Fiormaria Marin, eliminando dalla maggioranza il suo delfino locale (più che Delfino, Cefalo…), con la scusa di non aver incassato sufficienti preferenze elettorali per poter sedere in giunta.
Trombato senza pomata lenitiva, perfino escluso dal ruolo di Consigliere, abbandonato dal partito sia per un posticino in Municipio, sia per uno strapuntino di consolazione nella Git S.p.A. (…), giustamente, il nostro incompreso stratega della politica, non ha preso bene il risultato ottenuto dai suoi sforzi profusi come bravo soldatino e, dal giorno seguente la composizione della maggioranza, ha fatto perdere le sue tracce.
Le indiscrezioni su dove possa essere e, soprattutto, sul suo stato di salute, circolano per le cube dell’isola a livello vorticoso. Qualcuno giura di averlo visto in Austria, nella sua casa di “buen retiro”, travestito da krukko residente, dedito al pascolo delle mucche teutoniche.
Altri avrebbero delle fotografie che lo ritrarrebbero valligiano a casòn, pescatore di moèche e distillatore di olio.
Addirittura, c’è chi dice che sia ricoverato in una celeberrima clinica americana “…per farsi bello…” ma questa affermazione sarebbe talmente esagerata, attesa l’impossibilità del miracolo, che raccoglie poca credibilità…
Personalmente, devo ammettere che, nonostante “belli capelli” mi abbia omaggiato di guai a sufficienza per rimanere indifferente alla sua scomparsa (…), mi mancano i suoi gentili e preoccupati inviti “lassativi”.
Rimpiango la finta amicizia tesa, principalmente, a fare in modo che la mia immagine fosse “sporcata” a sufficienza per rimanere escluso da qualsiasi inclusione progettuale e ci terrei a saperlo vivo e in buona salute, quanto meno per continuare a fankularlo come lui stesso chiede di esserlo (…).
Caro Enzo, ascolta l’accorato appello del tuo “amico” Lisco, rispondi alla chiamata che i graisàni ti fanno col cuore, dacci un segnale di vita e fatti sentire come solo tu sai fare, sparandoci una forbita serie d’insulti sui Socials. Magari postando in bretelle uno di quei tuoi video da Oscar che tanto piacciono alle mamme, per obbligare i figli capricciosi a ubbidire (“…guarda che chiamo l’Uomo Nero!…”)
In fondo, per una volta che è ti andata male (l’ennesima…), pensa a quante altre occasioni per ribadire sonore figure di merda, avrai ancora nel tuo futuro politico…
Torna, Enzo, Vinicio Patruno non ci basta…
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