di Raffaele Lisco.
Nel menù di Natale ci si prepara a cucinare un piatto “goloso”: Ziberna al forno…
Rodolfo “Rudy” Ziberna è un amico, anche se, come tutti i suoi titolati colleghi, segue la linea comune di tenersi alla larga dal sottoscritto (di giorno…), consapevole del postulato che recita “…chi Lisco si piglia, si attacca alla maniglia…“.
Ormai ho perso il conto delle volte nelle quali mi sono permesso di suggerire (gratis) a Zibernone di modificare le sue strategie politiche, degli infiniti dibattiti epistolari attraverso i quali dichiararmi deluso dal suo comportamento troppo “democristiano” e delle discussioni sul perchè stia scegliendo di buttare nel cesso una carriera politica di tutto rispetto.
Fedele alla mia libertà di critica, molto lontano dalla comoda scelta di non contestare le azioni di chi valuto in errore (…) e coerente con la mia conclamata “ingestibilità” che ha fatto del sottoscritto una delle figure più odiate da chi gestisce il potere, ancora una volta, mi concedo il lusso di suggerire al sindaco di Gorizia, il mio personalissimo (e non richiesto) parere su quanto succede nella sua maggioranza.
Rudy sa benissimo che gli ho sempre contestato l’evidente dimostrazione di presenzialismo rappresentativo che, anche se “discreto” in confronto al suo assessore “prezzemolino” Oreti, resta il percepito da chiunque suo detrattore.
Anche in questa recente occasione nella quale si è lasciato convincere, dai pessimi consiglieri dal quale è circondato, a ricandidarsi come sindaco di Gorizia anche per il prossimo quinquennio 2022-27, colgo l’occasione per insistere nel valutare la sua scelta come un errore madornale dal quale cercare di rimediare prima possibile.
Credo che solamente lui e qualche “miracolato/a” della sua maggioranza ormai dissolta, possa ancora pensare di sfangarla alle elezioni amministrative del prossimo anno, attese le numerose attestazioni contrarie che, quotidianamente, si palesano clamorosamente negli atti e nei fatti.
Quando perfino i tuoi ti votano contro, il fronte oppositorio si allarga sempre di più, l’avversario politico inizia a rialzare la testa ringalluzzito dalle tranvate che riesce a lanciarti e la cittadinanza inizia a dubitare sulla qualità della tua amministrazione, a causa dei troppi errori commessi sul territorio, fermarsi un attimo per farsi una domanda e darsi una risposta, sarebbe il miglior modo per riflettere con onestà sul proprio futuro.
Il destino del sindaco di Gorizia, secondo il mio modesto parere (e anche quello di altri miei colleghi) al momento è segnato e se lui stesso non ci metterà mano immediatamente con realismo e intelligenza, condannerà molto presto il consumato politico a passare momenti di grande amarezza e delusioni (forse) immeritate.
Se fossi nei suoi panni, spariglierei il tavolo, darei immediatamente le dimissioni da Primo Cittadino, non rimarrei ostaggio di chi si appresta a cucinarmi a fuoco lento, non mi lascerei incastrare nel ruolo del “purceddu” sullo spiedo e lascerei il cerino acceso nelle mani di quelli che non devono far altro che aspettare che l’avversario si spenga inevitabilmente, come una fiammella senza più ossigeno per brillare.
Per un uomo di carattere, proprietario di cotanto fisico e protagonista della Storia Politica del territorio, ex eletto ovunque e amico personale di tutti i potenti passati e presenti del FVG, un indigeno sinceramente innamorato della sua terra, ammettere gli errori commessi per colpe sue e/o altrui e avere le palle per lasciare con onore, sarebbe l’unico modo per salvare la faccia.
Mostrare al mondo di non essere attaccato alla poltrona come un morto di fame qualsiasi e capire realmente se quanto hai dato alla politica in tutti gli anni di militanza, adesso vale ancora la stima e il rispetto di chi se ne frega di te e non esita a mandarti al macello per salvare la propria poltrona regionale, per me, vale molto di più di una “sforzata” ricandidatura…
Da amico “ingestibile” e conclamato Scemo del Villaggio, caro Rudy, sarei felice se mi sorprendessi, annunciando le tue irrevocabili e immediate dimissioni da sindaco e il ritiro della candidatura alle prossime elezioni di Gorizia del 2022. Una bomba deflagrante che farebbe piangere tutti gli avvoltoi che già volteggiano sulla tua carogna, aspettando l’ultimo turno utile per sbranare i resti che i primi predatori avranno lasciato ai miserabili in attesa…
Vattene subito, da Uomo, almeno finalmente scoprirai chi ti vuole veramente bene, chi sono i parassiti incapaci di esistere da soli e chi vive “comodo” al riparo della tua “denutrita” ombra.
Oppure resta, insistendo cocciutamente ad aggrapparti a pietose scuse di “complottismo” interno, che non convinceranno i Goriziani a votarti un’altra volta…
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