di Raffaele Lisco.
Cambiano le amministrazioni ma le balle restano sempre le stesse…
Non si è fatta attendere la replica difensiva del neo sindaco di Grado, dott. Claudio Kovatsch, il quale ci ha messo meno di un minuto a “imbeccare” il “bravo giornalista” de Il Piccolo (An.Bo.), cronista oggi salito “convenientemente” sul carro del vincitore (…), rifilandogli la storiella delle responsabilità sanitarie di Casa Serena, in capo all’amministrazione uscente di Dario Raùgna.
Credo di essere stato l’unico a raccontare ai gradesi (e non…) la VERA storia di quello che è successo dentro la Casa di Riposo gradese, anche attirandomi le ire di molti “distratti”, convinti dalla propaganda politica che tutto andasse bene. Purtroppo, non è per niente divertente pubblicare le negligenze gestionali che le fonti più che autorevoli (e verificate) ti chiedono di rendere note alla comunità, al posto loro.
Il sindaco Kovatsch, nella sua ultima dichiarazione sul quotidiano locale del 5 dicembre c.a., per difendersi dagli attacchi dell’opposizione di sinistra (la sua ex casa di appartenenza…) sul focolaio in atto dentro Casa Serena, si giustifica (maldestramente) con la cittadinanza, divulgando “presunte” documentazioni nelle quali si evidenziano colpe attribuibili alla passata amministrazione Raùgna e, ça va sans dire, ad Asugi.
Aggrappandosi al calendario, Kovatsch afferma che già dal giorno 27 settembre Asugi avrebbe messo a disposizione dei degenti di Casa Serena, la terza dose del vaccino Pfizer, chiedendo al Comune di Grado l’immediata attivazione amministrativa (raccolta consenso informato – ndr) in modo da potersi organizzare in tempi brevi per il completamento vaccinale, come richiesto dal Ministero preposto. Colpa di Raùgna, quindi.
Contattate telefonicamente per la verifica di quanto affermato dal sindaco, le mie autorevoli “spie” all’interno della Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (Asugi), la risposta è stata che l’Azienda Provinciale aveva inviato, ufficialmente, la richiesta richiamata dal sindaco il giorno 16 ottobre c.a.
Considero maggiormente attendibile quanto riferitomi da Asugi, rispetto alla propaganda di chi deve mettere una pezza alla negligenza della sua amministrazione, soprattutto sull’assenza operativa dell’assessora/senatrice delegata, persona sulla quale circolano presunte voci (non comprovate) di un suo personale rifiuto del vaccino (…).
Evidentemente, il sindaco Claudio Kovatsch o Asugi raccontano bugie, atteso che non sia possibile dimostrare una verità condivisa (almeno fino a mancata pubblicazione degli atti citati) per ovvi motivi di contrasto sulla data apposta sulla circolare in oggetto. In ogni caso, anche se dovesse avere ragione l’attuale sindaco di Grado, attribuire la responsabilità delle negligenze vaccinali all’amministrazione uscente, 9 (nove) giorni prima delle elezioni, sarebbe come aggrapparsi sugli specchi, con relativo stridìo ungulare.
Oltretutto, dal 16 ottobre (cioè circa 10 giorni dopo l’avvenuto insediamento della nuova amministrazione) alla data odierna, volendo, si sarebbero potuti vaccinare non solo il centinaio di degenti della casa di riposo ma l’intera popolazione della Svizzera…
Tutto quanto pubblicato dal sottoscritto su Casa Serena, prima e dopo i vari governi isolani, è SEMPRE stato confermato dai fatti accaduti (e non chiacchiere…), nonostante le reazioni scomposte sui Socials di qualche “strimpellatore di mandòle” (trombato alle ultime elezioni…) indignato dalle rivelazioni (firmate) su questo blog…
Potrei fare nomi e cognomi (con prove allegate) di chi si è “addormentato” sulla somministrazione della terza dose ma mi sono stufato di fare il Don Chisciotte che paga (in solitaria) il prezzo di un’informazione gratuita, nemmeno apprezzata da una comunità che si merita tutto quello che subisce…
Concludo, invitandovi alla riflessione doverosa sull’atteggiamento ridicolo di chi, oggi, si trincera dietro una “impossibilità” a gestire situazioni sulle quali risulta difficile accettarne la mancata conoscenza, per dimostrati motivi di quinquennale esperienza amministrativa Consigliare, “presidenza” di altre strutture similari a Casa Serena e millantate “competenze” strombazzate in ogni dove…
L’Italico giochetto di attribuire le colpe degli accadimenti negativi a “quelli di prima” (che ne hanno comunque a caterve…) non convince più nemmeno il meno dotato intellettualmente dei cittadini, dimostra poca capacità di sapersi assumere le proprie responsabilità e si presta ad aumentare l’indignazione di chi coinvolto nel problema, ovvero i parenti dei ricoverati, cornuti, mazziati e addirittura incolpati di aver portato loro il contagio all’interno della struttura…
Ormai, attese le fantasiose scuse dei komandanti (di prima e di adesso), mi aspetto di leggere sul giornale che, i vecchietti di Casa Serena, si sono presi il virus da soli, partecipando ai noti raves interni organizzati dagli irriducibili “Metallari Ottuagenari”, a base di sesso, droga e rock ‘n roll.
Se fosse confermato, farei immediata domanda d’iscrizione…
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