EDITORIALE – NO PASS? NO PARTY!

di Raffaele Lisco.

Non è difficile da capire: niente Green Pass, niente libertà come i vaccinati…

Oggi mi sento molto masochista, voglio farmi del male e dare la possibilità a tutti i No Green Pass e/o No Vax, di sfogarsi contro di me. Sono pronto a ricevere i peggio insulti di tutti quelli incapaci di comprendere quanto segue.

Ieri, 5 dicembre c.a., sono iniziati i controlli nei locali pubblici da parte delle Forze dell’Ordine, è partito l’obbligo, da parte di chi presente, di esibire il “lasciapassare”, documento definito Green Pass, giusto per far vedere che sappiamo due parole d’inglese

Inutile e superfluo entrare nel merito di una discussione che lascio volentieri ai “sapienti” da Socials (…), non giudico le ragioni dei favorevoli e contrari, mantenendo la distanza che mi “eleva” dai polemizzanti. Vaccinati o meno, resto fedele alla mia idea che ognuno è libero di comportarsi come gli pare.

Tuttavia, leggere i commenti “indignati” di coloro sprovvisti di lasciapassare, perchè fedeli alla loro religione avversa al vaccino, soggetti lacrimanti ai quali è stato impedito l’ingresso nel bar, oppure la partecipazione alla manifestazione e perfino (orrore!) la condivisione dello stesso tavolo con chi munito di Green Pass per essersi vaccinato, mi ha fatto salire la “carogna” che ha ispirato questo Editoriale.

Non ti vuoi vaccinare? Sei convinto che dentro la siringa ci sia la merda? Possiedi una cultura talmente specifica da essere in grado di garantire la velenosità del prodotto somministrato? La tua laurea in farmacia spazia dentro la vastità del Mondo della Chimica? In realtà, invece dello sfigato/a che rappresenti, sei un/una Agente dei Servizi sotto copertura?

Eppure, di regola, viaggi genuflesso a 90°, obbedisci in silenzio a tua moglie, alla suocera, al tuo capo e perfino al più caratteriale dei tuoi amici ma, in questa occasione, assurto a “gladiatore”, indossi il costumino in lattex da Cat Women, dove entra a fatica il culone da casalinga, brandisci il gladio e scendi in piazza per “…non mollare mai…”, proprio tu, quello che ha sempre “mollato”, nella tua miserabile, inutile e anonima vita…

Vivi in Italia? Vige l’obbligo di “schedatura” per poter continuare a fare quello che facevi prima dell’arrivo della Peste Mondiale? E allora, chi sei tu per dire di NO? Se non sei d’accordo sul metodo, te ne puoi sempre andare via, levarti dalle palle e trasferirti su di un’isola deserta dove nessuno ti obbliga a nulla.

Se, invece, pensi di poter vivere fregandotene della Legge, nello stesso posto dove IO sono obbligato a seguire le norme e i regolamenti emessi da un Governo Nazionale e rispettati dalla stragrande maggioranza dei cittadini, allora hai capito male, caro “rivoluzionario” di stocazzo.

Prima di andare troppo oltre e lasciare alla “carogna” la possibilità di eccedere, concludo ricordando ai suddetti “ribelli” maschietti e femminucce che, almeno per quanta riguarda il serraglio “nostrano”, conosco molto bene nomi, cognomi e storie che li caratterizzano e più che “ribelli” li definirei “falliti”.

Piccoli scarti di paese, convinti di potersi guadagnare il loro quarto d’ora di celebrità diventando “eroi” di una ribellione che nessuno gli ha chiesto, dimentichi che la loro “storia” li precede e ne dipinge la VERA immagine che nemmeno loro riusciranno a cancellare, tentando pietosamente di riverginarsi come paladini della libertà.

E adesso scatenatevi pure, tanto sapete benissimo quanto mi stia a cuore la vostra vicinanza…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

Related posts