CHI L’HA VISTO? – CERCASI L’OMO RAÜGNA…

di Raffaele Lisco.

Dopo il trombato Lega Enzo Tirelli, le ricerche di un altro scomparso si spostano sull’esonerato dal Municipio di Grado, il “civico” Dario “Omo” Raùgna.

La morìa di “statisti” che, per anni, si sono venduti come l’unica possibilità di salvezza per la “feccia” gradese (…), dopo il risultato delle ultime elezioni amministrative di Grado, inizia a diventare più falcidiante della stessa pandemia da Covid 19.

Non si contano più la serie cospicua di politici (da operetta) “scomparsi” da qualsiasi piattaforma mediatica, spariti dal passeggio isolano e scesi malamente dalle passerelle narcisiste alle quali ci avevano abituato, a forza.

Spicca prepotentemente, in mezzo a questo rutilante sterminio di ex pontificatori portatori (in)sani di verità amministrative (…), la figura del Numero 1 della testimonianza di come si possa passare dal nulla assoluto al ruolo di primo cittadino (e ritorno), in meno di un amen.

Dalle Stelle alle Stalle, senza nemmeno un minimo di camera di compensazione, il conforto di una spalmata di pomata lenitiva laddove brucia di più (…) e il dolore di non ricevere più mensilmente, la prova dell’avvenuto bonifico, giustifica il comprensibile precipitare nella depressione più nera.

Il “nostro” OmoRaùgna, supereroe in calzamaglia di flanella, ha esaurito la scorta di ragnatele e non può più arrampicarsi sui muri. Privato dei superpoteri che lo avevano elevato al rango di “più migliore” di tutti (…), persa la posizione di “capetto” di un gruppo esonerato dal campionato isolano (e isontino…), al “fu” Cazzaro Lagunare è rimasto solamente il permesso di spacciare le sue palle ai seguaci tontoloni che ancora gli credono.

Quelli più furbi di lui, i “Fioronzi”, astuti “mentori” della sua politica settoriale, non appena fiutata la puzza di cadavere, come sorci nautici, hanno immediatamente abbandonato la nave che stava affondando, lasciando al suo triste destino Bellodezzzzzia, la zzzzzia e il suo contorno di dilettanti “principi (e principesse) per una notte”

Non si vede più, Dariuccio degli Accoglienti, si nasconde avvilito nell’ombra, rifiutandosi d’interpretare la parte dell’ “oppositore” dal peso specifico politico pari a zero. Da buon magliaro decaduto, ha capito che quello che lo aspetta, è la quotidiana smerdatura da parte di chi ne ha preso il posto e, adesso che non ha più bisogno di farsi vedere “democratico”, non vede l’ora di “rinfacciarglisi” come i peperoni a cena…

Meglio andare a nascondersi, coprire il costumino fuori moda con la giacca blu dalle solite maniche “abbondanti”stare lontano dall’isola e chiudersi sull’Aventino a leccarsi le ferite. Succede sempre così, non appena scendono dallo “scagno”, dell’abusato “Bene del Paese” non gliene importa più una beata cippa di cazzo

In esilio, a ricordare i bei tempi (che non torneranno più), di quando era il Faraone di Grado, IO assoluto padrone della città, Torquemada censore della critica, Giudice Unico della libertà di pensiero e i dissidenti non erano altro che un fastidio da stroncare.

Spero sia stato almeno così previdente da aver risparmiato il massimo, abbia accumulato un tesoretto al quale aggiungere la liquidazione da sindaco, emulo dell’amichetto Alessio Gratton che, con i danari vinti alla Lotteria Regionale (…), ha intelligentemente aperto delle attività remunerative.

Da 3.500 euro (netti) mensili per 66 mesi circa, a 50 miserabili eurini (lordi) da saltuario gettone di presenza, il salto è brusco, soprattutto per chi (prima della botta di culo) di mestiere faceva il pelapatate nel sottoscala del cinquestelle svizzero e, nel curriculum, alla voce “titolo di studio”, ha come dicitura “prima comunione”

“Chi l’ha visto” ringrazia, anticipatamente, chiunque saprà fornire notizie su Dario “Omo” Raùgna, ex sindaco scomparso da Grado da ottobre di quest’anno.

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