di Raffaele Lisco.
Il “Profeta” ha indovinato ancora una volta: il Comune di Grado ANNULLA la festa di Capodanno in piazza e i fuochi d’artificio della mezzanotte.
Non ci voleva la palla di cristallo o lo studio delle viscere dei branzini (…) per intuire che l’ennesima ondata pandemica del virus che ha sconvolto l’intero pianeta da oltre due anni, avrebbe costretto (anche) gli amministratori “kompetenti” a retrocedere velocemente dai loro sogni di gloria festaiola.
Il post pubblicato su Facebook dal Comune di Grado (vedi a lato), unico mezzo di comunicazione che l’amministrazione Kovatsch ha per informare la cittadinanza (…), conferma quanto avevo pubblicato “profeticamente” solo un paio di giorni fa.
Mi domandavo quando i “bravi amministratori” avrebbero realizzato che la scelta peggiore che avrebbero potuto adottare, sarebbe stata proprio quella di favorire gli assembramenti popolari, mantenendo la sciocca convinzione che il “divertimento” andasse praticato a ogni costo.
Infatti, non certo per fare un favore al sottoscritto ma per obbligo sanitario e scelte ministeriali, anche il “kompetente” sindaco di Grado, Claudio Kovatsch, si è deciso ad annunciare l’annullamento della festa in piazza Biagio Marin del 31 dicembre e degli allegati fuochi pirotecnici da sparare per i fantasmi.
Dopo l’annuncio governativo di ieri, 23 dicembre, che vieta le feste in piazza all’aperto fino al 31 gennaio, non credo che saranno confermati gli altri eventi fonte di sicuro contagio, come l’arrivo delle Varvuole, o altre manifestazioni che, senza un pubblico numeroso, valgono meno della spesa del cartellone pubblicitario…
Naturalmente, come sempre, posso anche sbagliarmi ed essere smentito dai fatti di chi preferisce disobbedire all’ordinanza, emessa dal Consiglio dei Ministri, per dimostrarsi “populista”. Certo che, per come stanno andando gli andamenti clinici in tutta Europa e, in particolare, nelle nostra regione di confine, ci sono buone probabilità di mantenere il titolo di Profeta ancora a lungo…
Quello che non capisco, è come il gruppo di “eletti” che si autodefinisce “kompetente” in materia amministrativa, mille mila volte migliore di “quelli di prima” e agevolato da qualsiasi supporto “regionale” (e nazionale, attraverso la “Senatrice”) non abbia compreso per tempo la gravità della situazione pandemica attuale.
Invece, come al solito, come prima e come ampiamente previsto(in tempi non sospetti) dallo “Scemo del Villaggio” (…), anche i “nuovi” cappellano a tutta forza, comunicano come gli abitanti di un tucùl Africano e arrivano sempre “dopo” chi si dimostra molto più attento alla quotidianità, rispetto a chi viene pagato (bene) per dormirci sopra. “Eletto” o “cronista” che sia…
Dispiace per quelli a cui piace fare festa assieme agli amici ma sono certo che capiranno il rischio che potrebbero correre altrimenti. Per gli “irriducibili”, resta sempre possibile l’assembramento clandestino, magari rafforzato da pratiche sessuali estreme.
Se proprio si deve morire, almeno che sia col sorriso sulle labbra…
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