di Raffaele Lisco.
La “soffiata” è di pochi minuti fa: Nicola Vazzoler, vicesindaco del Comune di Aquileia, si è dimesso.
Con lettera protocollata il 24 dicembre c.a. (n° prot. 11003), il Vicesindaco del Comune di Aquileia, arch. Nicola Vazzoler, ha consegnato le sue dimissioni dalle deleghe ricoperte nella giunta del sindaco Emanuele Zorino.
La clamorosa presa di posizione di uno dei principali collaboratori di Zorino, è stata motivata dal dimissionario Vazzoler, con le seguenti parole:
Caro Emanuele (Zorino – ndr) con la presente lettera sono a rassegnare formalmente le mie dimissioni dalla carica di Vicesindaco con delega all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Ambiente, da te affidatemi nel maggio del 2019 e la mia rinuncia alla carica di Consigliere Comunale.
L’entusiasmo che mi ha portato ad accettare l’importante e delicato compito conferitomi – continua Vazzoler – non voglio che si perda nell’insoddisfazione e nell’impossibilità di fare e agire davvero per il bene di Aquileia.”
Il testo, molto più articolato, riferisce i motivi dell’insoddisfazione del decaduto vice di Zorino, raccontando dell’impossibilità dell’architetto di conciliare lavoro professionale e ruolo pubblico, la difficoltà di condividere scelte e strategie del sindaco e, soprattutto, “…la mia difficoltà a prendere una posizione netta nei confronti di mancanti o fumose risposte, schiacciato – lamenta Vazzoler – tra la fiducia incondizionata e la mia morale…”.
A cosa fa riferimento l’ultima (e fondamentale) motivazione con la quale (ormai ex) vicesindaco di Aquileia, spiega la sua impossibilità a rimanere dentro l’amministrazione Zorino?
Ebbene, sintetizzando per brevità letteraria, tutto nasce dalla sconsiderata vanità del sindaco Zorino, il quale ha tentato di millantare un suo “presunto” e mai dimostrato titolo di laurea in architettura…Spacciatosi per “architetto” già da prima di diventare sindaco di Aquileia (…), il “cattedratico” de noartri è caduto nella trappola della minoranza che ha richiesto formalmente l’esibizione ufficiale dell’Attestato di Laurea in Architettura, l’Università di rilascio e la data di conseguimento.
Evidentemente, scoperta la truffa, a Zorino non è rimasto altro che aggrapparsi alla “privacy”, nascondersi dietro i posticipi dimostrativi e indignarsi un tanto al chilo per la mancata accettazione sulla fiducia dei “miscredenti” Consiglieri di opposizione, oltretutto, “comunisti” infedeli…
Inutile sottolineare che ero a conoscenza da sempre del millantato credito di Zorino, fin da quando presentava i suoi spettacolini “romani” in ogni dove, togato q.b. e convinto di potersi vendere come “dottore”. Solo per pura compassione e per scarso interesse nei confronti del soggetto (…), avevo evitato di infierire mediaticamente, anche se avrei potuto vendicarmi facilmente del torto subito, fankulato dal mancato seguito degli accordi stabiliti (…), all’epoca della sua elezione a sindaco.
Al contrario, per quei cattivoni di komunisti furlani, l’imbeccata suggerita da “qualcuno” (…) è servita per costruirci sopra la dolorosa tattica che ha colpito il bersaglio, procurando le dimissioni di uno dei “pezzi pregiati” della maggioranza e, adesso, aprendo una clamorosa falla sulla credibilità di Emanuele Zorino, “architetto” virtuale…
Lo stridente contrasto umano che si palesa tra la “moralità” dell’arch. Nicola Vazzoler (laurea certificata…) e lo squallore di un personaggio che non avrebbe avuto nessun bisogno di “bullarsi”, millantando titoli accademici facilmente verificabili (…), emerge prepotentemente nel panorama di una città che non si merita lo scandalo che oggi scoppia tra i resti romani.
Tutta la mia stima per Nicola, uomo capace di assumersi le sue responsabilità, sopportare le proprie debolezze e rifiutare l’infima complicità per “coprire” le vanità del “capo”, pur di continuare a mantenersi la poltrona.
Chapeau.
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