di Raffaele Lisco.
Rimane irrisolto il problema contagi sull’isola di Grado. E non solo…
L’ondata pandemica risalita nuovamente alla ribalta, per causa della Variante Omicron di un virus che ci sta impestando la vita da oltre due anni, sta colpendo anche la nostra regione, territorio in bilico tra il pericolo di nuove chiusure coatte, il patetico tentativo di mantenere un tombale silenzio mediatico e tenere all’oscuro dei fatti il popolo, cavalcando l’illusoria (quanto stupida) convinzione di riuscire a farla franca, ancora ignari del fatto che i “segreti” NON ESISTONO e i loro “custodi” hanno le “cimici” anche nelle mutande…
L’ultima uscita “trionfale” del Ragioniere “Capo Liquidatore”, Claudio Kovatsch sindaco di Grado, ci aveva raccontato degli “eccezionali meriti” condivisi tra Comune, Asugi e Cooperativa appaltante di Casa Serena, lavoro “indefesso” che aveva “stroncato” il focolaio interno (dopo averlo acceso…) e liberato la struttura dal Covid.
Che dire? Complimenti ai “kompetenti”, soprattutto considerando che ieri, 19 gennaio, a Grado, si contavano 126 positivi, 8 in quarantena e 31 deceduti. (fonte Protezione Civile). Non proprio quello che si definisce lo “spegnimento” di un focolaio pandemico, almeno per chi capace di ragionare obbiettivamente e non col metodo “governativo” della menzogna perenne…
Non bastasse il castigo “virale” sull’intero territorio comunale, di nuovo le verifiche cliniche (tamponi del lunedì) sui degenti e lavoranti di Casa Serena, alla data del 17 gennaio, dichiarano 4 lavoratori positivi e 3 degenti nuovamente contagiati dal virus. Alla faccia del “focolaio spento”.
Aggiungiamoci pure, come “contorno”, che è stata tolta l’ordinanza emessa dal sindaco a dicembre, sul divieto di praticare il “doppio lavoro” per i dipendenti di Casa Serena (KCS Coop – ndr), quindi le centinaia di “tamponi” tanto decantati presso la Farmacia Comunale, vedono la presenza di “infermieri/e” in servizio (anche) dentro la Casa di Riposo.
Difficile stupirsi se poi il “contagio” corre veloce. Ancora di più sapendo (anzi non sapendo) chi degli “eletti” è vaccinato con tutte e tre le dosi (GreenPass “rinforzato”) e chi resta fedele al tampone “liberatorio”, sfuggendo agli obblighi di Legge riservati a quegli straccioni dei semplici cittadini…
Forse a me sarà sfuggito ma non ho letto comunicati “trionfali”, nel merito, da parte dell’amministrazione Kovatsch. Niente da parte del sindaco, ancora meno dall’assessora/”senatora” Marin, decisamente più impegnata a “strucà al botòn” del suo scranno senatoriale (per fare le scarpe a Silviuccio), piuttosto che a guadagnarsi la stima dei suoi concittadini che tanto ha voluto amministrare contro ogni logica. Infatti, a casa sua (frazione Fossalon di Grado), aspettano sempre volentieri il suo ritorno a casa. Col forcone.
Troppo presto per raccontarvi dell’incazzatura spiegatami dai concessionari di posti barca, mote e casoni, la delusione di tanti dipendenti comunali, nemmeno degnati dal minimo sindacale di considerazione da parte del sindaco. E ancora, il formarsi dei primi attriti tra eletti e l’avanzare della convinzione che Nonno Nanni e il suo Katasfrofa Team 2.0 (do you remember the original?) si stiano già allontanando dai festeggiamenti per il 1° compleanno…Avremo tempo, abbiate pazienza.
Insomma, scaduti i primi “cento giorni”, l’Omo de Tavagnàc non sta piacendo ai suoi elettori, gradesi che fanno a gara per venire a confessarmi il loro pentimento elettorale, manifestarmi la delusione generale e ammettere l’errore di non aver creduto ai miei avvertimenti (…ma no sta a scrive che t’è le dito me…).
Perfino i “lagunari” iniziano a comprendere che non passerà molto tempo, prima che il disegno “regionale” trovi ampia realizzazione, grazie al lavoro del loro killer mandato sull’isola, per portare a termine la “svendita” degli ultimi pezzi pregiati rimasti ancora di proprietà della comunità. Presto cambieremo provincia (insieme a Gorizia) e passeremo sotto Monfalcone…
La pandemia è solo uno dei tanti mezzi attraverso i quali permettere al “Ragioniere Liquidatore” (e alla sua giunta d’ignari complici) di terminare l’opera e, poi, scappare con la cassa…
Tamponati, Contagiati & Disinformati.
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