di Raffaele Lisco.
Problemi nella Lega del Friuli Venezia Giulia, c’è aria di diaspora?
L’avevo previsto (e anticipato) nel mio Editoriale a commento dell’azione “purgativa” della sindaca Anna Maria Cisint nei confronti del “degradato” Massimo Asquini, ex assessore nel Comune di Monfalcone, privato delle Deleghe e retrocesso a semplice Consigliere Comunale.
La mia considerazione basata sul “metodo” e non sul “merito”, aveva come metro di valutazione la consapevole certezza dell’aver adottato, dalla rappresentante della Lega di Monfalcone, una decisione troppo brusca, malamente figlia di un estremismo decisionale che avrebbe potuto prestare il fianco a una “ribellione” incontrollata, con conseguenze irreversibili dentro il partito.
Al corposo gruppetto di “critici” regionali alla linea “governativa” del duo Salvini – Fedriga, va ora ad aggiungersi Marco Roiatti, Consigliere Capogruppo della Lega di Martignacco, il quale solidarizza col collega Asquini, presentando le sue dimissioni alla Coordinatrice Lizzi e lasciando il partito (come farà il suo collega di Monfalcone) senza troppi complimenti.
Appare evidente l’allargarsi, a macchia d’olio, di una potenziale diaspora di “eletti” della Lega Salvini Premier ai quali non piace la nuova linea politica decisa dal “Capitano” e condivisa dai suoi “Tenenti” regionali. Per chi nato sotto il Gonfalone della Padania, figlio dello smarcamento da quella che ai tempi di Bossi era “Roma Ladrona”, impossibile condividere l’esatto contrario e confluire nel calderone generale insieme alla sinistra e i Grillini.
Asquini, Pacor, Razzini e oggi Roiatti, a mio avviso, sono solo la punta di un iceberg “rivoltoso” che porterà solo guai e perdita di voti alla Lega del FVG. La gestione “cesaristica” di un partito che si è stravolto nelle strategie e negli obbiettivi politici, trasformandosi da “seccessionista” a “partecipativo”, comporta il prevedibile allontanamento dei più “integralisti”, vecchi militanti storici ai quali non si può chiedere di diventare “Draghiani” senza doverne mettere in conto un sonoro rifiuto.
Giusto o sbagliato che sia (non sta certo a un blogger “ingestibile” e “ignorante” giudicare…), la brusca virata dei vertici della Lega in favore dell’inciucione con gli storici “nemici” giallorossi (…), deve comunque scontare quanto sta accadendo tra le file dei tesserati e non.
Incontestabile che la Lega di Salvini e Fedriga non abbia più niente delle origini Bossiane, abbia perduto il suo marchio di fabbrica storico e sia diventata un partito come un altro, decisamente improntato sulla conquista della “cadrega” e la raccolta di un consenso popolare di stampo “democristiano”, territorio dove i Maestri della Prima Repubblica hanno molta più dimestichezza e capacità di manovra, rispetto ai Nuovi Padani 2.0.
L’emorragia in atto dentro la Lega FVG è appena iniziata ed è già un problema in vista delle prossime elezioni di quest’anno, tornata politica che stabilirà nuovi sindaci e rappresentanti sul territorio regionale. La ggggente, sempre di più chiede di essere rappresentata da figure solide, stimate, competenti e coerenti, rifiutando di andare al voto “per forza” se non può contare su una scelta umana di valore.
Non per caso, infatti, per esempio, alle prossime elezioni amministrative di Monfalcone, la sindaca in cerca di riconferma, Anna Maria Cisint, rivincerà (ne sono certo..) grazie alla “copertura” della sua Lista Civica (Lista del Sindaco – ndr), gruppo che raccoglierà i voti dei cittadini entusiasti della donna, molto meno della rappresentante Leghista…
Continuare a premiare e presentare il solito serraglio di “leccapiedi”, utilissimi per poter governare senza contraddittorio interno ma privi del minimo sindacale di spina dorsale (…), docili caprette, dal caratteristico belato accondiscendente, per le quali l’unico credo è la conferma o riconferma della poltroncina, non paga più.
Il rischio di perdere l’enorme vantaggio ancora oggi presente tra una sinistra inesistente e un centro destra sempre più “Meloniano” (o “civico”), non può che rendere felici avversari ringalluzziti dal masochismo suicida di chi ci sta mettendo parecchio del suo per complicarsi la vita e apprestarsi a perdere territori già vinti…
La Pandemia ha colpito tutti, in particolar modo la Lega del Friuli Venezia Giulia, colpita al cuore dal virus che sta contagiando i “vertici” e ammazzando i simpatizzanti.
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