di Raffaele Lisco.
Pensavo di essere un “pirla” e, invece, sono uguale a Mario Draghi…
Anni e anni a piangere sul cuscino, domandandomi il perchè, alla fine, con me tutti facessero a gara per disonorare la parola data, tradire senza vergogna i patti sottoscritti e svendermi platealmente, senza nemmeno concedermi il minimo sindacale di un finto rimorso. Almeno di circostanza.
Ho perso il conto di tutte le occasioni nelle quali mi sono ritrovato “sconfitto” pur “vincente”, solo perchè, esaurito il mio compito a favore del “miracolato” di turno, nel momento di distribuire i “premi”, casualmente usciva sempre un “impedimento” che (“provvisoriamente per sempre…”) bloccava l’operazione.
“Adesso non è il momento…”, oppure, “Ti devi fidare, pochi giorni e risolviamo…”, ma anche, “Il tempo di trovare i fondi per il tuo contratto e…” e, infine, il classico “Non penserai mica che vogliamo fregarti?…”.
Conservo “ettari” di scritti (e sottoscritti) di gentucola oggi protagonista nell’amministrazione pubblica, ricchi di “contenuti” come sopra…
Naturalmente, la “fregatura” sarebbe stata da mettere in conto fin dall’inizio, eppure, quando non ti resta che tentare la sorte sperando nell’onestà dei disonesti, pur consumandoti nella consapevolezza che quel “fastidio” che senti nel lato B (…) è pura anticipazione da “spoiler”, non hai altre possibilità. Come si dice, “…se non compri il biglietto non vinci alla riffa…”.
Sono esperienze che “segnano”, roba da minare anche il fisico più “bestiale”, indurre in depressione anche il più solido dei caratteri e scoraggiare anche il più ottimista sulla serietà del genere umano.
Per fortuna, il tempo è sempre galantuomo e proprio quando pensi sia tutto finito, ecco arrivare in soccorso dell’umore “sgarrupato”, la dimostrazione che gli “onorabili” non ce l’hanno (solo) con te e non è vero che quello in cui ormai ti eri abituato a credere fosse legge.
Adesso ho anch’io un “compare” di disgrazie, un fratello maggiore che si sta immolando per me, pronto a vivere le stesse “emozioni” negative che pensavo fossero una mia esclusiva, per dimostrarmi che non sono solo. Un autorevolissimo signore di spessore generale mille mila volte maggiore del mio, che “accoglie olimpicamente” la sua dose di “cetriolone” senza pomata lenitiva.
Mario Draghi come Raffaele Lisco (insieme nella foto), l’altra faccia della stessa medaglia, l’iniezione di fiducia che mi darà la carica per provarci ancora, insistere cocciutamente nel tentare di raggiungere l’obbiettivo, tenere duro grazie alla consapevolezza che per “prenderlo in quel posto” non importa chi sei o cosa vali, è sufficiente “fidarsi” degli “innominabili” per vincere una gita nel meraviglioso Paese della Fregatura.
Se perfino uno come il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, dirigente Europeo, banchiere internazionale e professionista indiscusso della qualunque, è riuscito a farsi inchiappettare dal Serraglio Parlamentare formato dalle Bestie di Satana “elette”, io posso consolarmi alla grande.
«Mario, vieni a risolverci le rogne che ci stanno sputtanando ovunque – invitano i Serpenti della politica – e, “dopo”, in cambio, “giuriamo” di eleggerti Presidente della Repubblica, appena Mattarella se ne va…». «Ma siamo sicuri? – domanda perplesso il candidato al Trofeo Deflorazione Nazionale – non è che poi tirate a fregarmi?». «Ma noooo!!! – rispondono in coro i Salvini, Letta, Conte, Berlusconi e Meloni – cosa fai, non ti fidi della nostra parola?»
Una volta scoperto di essersi consegnati nelle mani di uno “bravo”, capace di trattarli come si meritano, gli “onorabili” hanno fatto quadrato, scelto di far fuori il “portatore di altissime qualità” (con la scusa di “doverlo preservare”) e deciso che è ora di riprendersi la cassa… Quindi, “Per il Bene del Paese”, come stia andando e come andrà a finire, è sotto gli occhi tutti gli Italiani.
La “parola” alla quale il mio “emulo” Mario si è affidato, vale quanto tutte quelle che avevano dato a me e, al povero uomo, adesso, non resta che “incassare” (…), con lo stile che lo contraddistingue, l’ingresso alla “vigliacca” dei suoi sponsors, tra le chiappette flosce…
E’ ufficiale: Draghi come Lisco.
Perle ai Porci…
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