EDITORIALE – BONALDO, IL “NOVAX” PENTITO (E CONTAGIATO)…

di Raffaele Lisco.

“Pezo al tacòn del buzo…”, aforisma perfetto come risposta a Renato Bonaldo

Ieri, 27 c.m., sul quotidiano Il Piccolo è comparsa, sulla Cronaca di Grado (vedi foto sotto) la “piccata” risposta dell’assessore in quota Forza Italia dell’amministrazione Kovatsch, Renato Bonaldo. Nel merito, il “NoVax Pentito” (…) piagnucola contro il sottoscritto, reo di aver pubblicato il commento “sgradito” sul suo post scritto su Facebook contro l’adozione del Green Pass.

…Essendo state divulgate tendenziose notiziedichiara Bonaldo – sulla mia posizione in ordine al vaccino (contro il Covid 19 – ndr), intendo sgomberare ogni sterile polemica, essendo le stesse prive di ogni fondamento…”

Praticamente, dimostrato che le “tendenziose notizie” sono riconducibili a quanto pubblicato dal sottoscritto su questo blog (…), il tremebondo Bonaldo mi qualifica come “bugiardo”, financo “diffamatore”. Naturalmente, il “coraggioso” peluchèr, se ne guarda bene dal nominare la fonte alla quale attribuire le “sterili polemiche”, preferendo utilizzare il più “sicuro” mezzo giornalistico del quotidiano locale dove il “velinaro” firmatario concede spazio “amico”, senza fare domande “scomode”, ça va sans dire…

Innanzitutto, l’Editoriale aveva come oggetto il “rimbalzo” di un SUO scritto pubblicato (e poi cancellato…) sui Socials, dove (ancora una volta) l’assessore miracolato istigava alla rivolta CONTRO il GreenPass, nel pieno rispetto della corrente NoVax di cui egli stesso si è sempre dichiarato sostenitore.

La sua millantata vaccinazione, sulla quale non si hanno prove al riguardo ma si sa per certo essersi consumata (la prima dose) pochi giorni fa…, ammesso e non concesso che non appartenga alla propaganda di un ometto vistosi in difficoltà per conseguenza della sua inopportuna uscita mediatica (…), con CERTEZZA porterebbe una data POSTERIORE alla sua nomina come assessore del Comune di Grado (ottobre 2021), avendo rilasciato al sottoscritto confermata dichiarazione di rifiuto del vaccino, alla data del 22 dicembre 2021 (leggi QUI). Esattamente quando IO avevo già espletato la TERZA dose…

Detto questo, la replica su Il Piccolo di Bonaldo, va molto oltre il buonsenso di chi dovrebbe sapere che, dopo aver sputtanato la precedente amministrazione per “mancanza di trasparenza”, arrivare a dichiarare pubblicamente che «…a onor del vero non mi sembrava necessario darne notizia…», lo espone alla meritata pernacchia di chi, probabilmente, non ha avuto tutti i torti a definirlo inadatto alla politica

La gigantesca differenza (che perfino un Renato Bonaldo avrebbe dovuto comprendere) evidenziata nell’Editoriale “incriminato”, tra l’ex assessore Massimo Asquini  e quello gradese, era palese e molto facile da capire

Massimo Asquini, pur criticabile, ha avuto le palle per rimanere coerente con la sua idea, tanto da sfidare il suo (ex) partito, accettare di pagare il prezzo della “sfiducia” e, conseguentemente, rinunciare ai titoli e alla paghetta da assessore dell’amministrazione Cisint, sindaca che non ci ha pensato nemmeno un istante a “cacciarlo”. Claudio Kovatsch, invece…

Renatino, al contrario, in un colpo solo, è riuscito a dimostrarci che, non solo soffre di cacarella acuta (…) ma, pur di mantenere ruolo (e bonifico), riesce a “rinnegare” “quelli come Asquini” e, contemporaneamente, pubblicare commenti “terroristici” che invitano i cittadini alla ribellione contro il Sistema del quale fa parte anche lui

Servirà a poco, al nostro “indeciso” paraculo Berlusconiano, tentare (inutilmente) di far passare il sottoscritto come indegno di una credibilità cementata in anni di articoli verificati e CONFERMATI dai fatti. Quello che ne esce molto male è solo lui, attese le prove provate del suo analfabetismo politico, mediatico e istituzionale.

Nel frattempo, tanto per non infierire…, “tampone positivo” per il nostro Bonaldiño e Municipio CHIUSO per sanificazione da virus. Superfluo sottolineare la preoccupazione di quelli che hanno avuto contatti con “l’indignato” eletto, negli ultimi giorni.

Ringraziamo l’indispensabile assessore (…), per il disagio e i costi

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